IL PROGETTO

Inclusione e lavoro, Sielte in campo per il reinserimento dei detenuti di Bollate

A un anno di distanza dal lancio, l’azienda fa il bilancio dell’iniziativa che punta a formare le persone in attività di help desk. Il presidente Turrisi: “Essenziale rimarcare l’importanza di questi percorsi ma serve rafforzare la collaborazione tra istituzioni e imprese”. Il sottosegretario Durigon: “Esempio delle migliori pratiche di governo”

Pubblicato il 12 Ott 2023

turrisi

Offrire opportunità professionali, formare competenze specializzate e favorire il reinserimento sociale dei detenuti: sono gli obiettivi del progetto “Lavoro carcerario” – nato su impulso degli allora Ministri della Giustizia, Marta Cartabia e dell’Innovazione Tecnologica, Vittorio Colao – al quale Sielte prende parte ormai da giugno 2022 presso la II Casa di Reclusione di Milano – Carcere di Bollate. Oggi, in occasione del convegno Learning for Future, l’azienda tira le somme dell’iniziativa che l’ha vista impegnata attivamente in un programma di formazione attraverso attività di help desk di primo e secondo livello e di rigenerazione dei router.

In particolare, le attività promosse da Sielte coinvolgono a tempo pieno circa 15 persone, impiegate prevalentemente in mansioni di supporto tecnico all’interno dell’Istituto, nel quadro di una filiera di formazione e qualificazione degli operatori che prosegue anche all’esterno, presso le sedi dell’azienda.

Il punto al convegno “Learning for future”

Al convegno hanno presenziato, oltre a Salvatore Turrisi e Luigi Piergiovanni, Direttore Tecnico Commerciale di Sielte, Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità della Regione Lombardia; Monsignor Luca Bressan, Vicario Episcopale della diocesi di Milano; Giorgio Leggieri, Direttore del Carcere di Bollate; Giuseppe Cantatore, Presidente della Cooperativa Sociale Bee4 – Altre Menti, che ha affiancato Sielte nella realizzazione del progetto.

Da remoto si è svolto l’ntervento di Andrea Ostellari, Sottosegretario al Ministero della Giustizia, con delega al Trattamento dei detenuti, mentre Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha fatto pervenire un messaggio per l’occasione. A moderare gli interventi la giornalista Mila Fiordalisi, direttore di CorCom.

Ancora margini di sviluppo per simili iniziative

L’importanza dell’impegno di tutti i soggetti coinvolti e, in particolare, delle istituzioni, è stato messo in luce durante la giornata. Salvatore Turrisi, presidente di Sielte, è intervenuto in particolare sottolineando come “sia essenziale rimarcare l’importanza di avviare un percorso di riabilitazione educativa dei detenuti e come questa sia l’unica soluzione per ridurre la recidiva e sostenere il reinserimento sociale. Per favorire questo processo dobbiamo impegnarci tutti, dai cittadini alle aziende fino alle istituzioni – ha rimarcato  –. Esistono ancora importanti margini di sviluppo per simili iniziative, purché si giunga a una più chiara comunione di intenti e a una migliore sintesi tra investimenti economici e sforzi organizzativi tra il sistema istituzionale e il mondo delle imprese disponibili ad essere coinvolte in questi progetti”.

Formazione e competenze come alternativa al percorso criminale

“Il progetto “Lavoro carcerario” è uno degli esempi delle migliori pratiche di governo – ha dichiarato il sottosegretario Claudio Durigon nel suo intervento – Soprattutto perché mette in relazione la creazione di nuove professionalità, riconoscendo il principio fondamentale per cui il lavoro ha anche una funzione sociale e non solo prettamente economica, con l’obiettivo del reinserimento dei detenuti nella comunità. È per questo che va sostenuto e allargato ad una platea ancor più ampia. Con la formazione e le nuove competenze si può costruire un’alternativa al percorso criminale”.

“Il lavoro in carcere conviene a tutti – ha aggiunto il sottosegretario Andrea Ostellari -. Alle imprese, che possono contare su manodopera a costi vantaggiosi. Al personale e alla Polizia Penitenziaria, perché la vita nelle sezioni ad alta intensità trattamentale è più armoniosa e ordinata. Al detenuto, che si forma, si rieduca e ritrova una sua dignità. All’intera comunità, perché chi impara un lavoro in carcere, quando esce, smette di delinquere. Le esperienze come quella di Bee.4 e Sielte sono un esempio. Vanno sostenute e raccontate per coinvolgere altre realtà, affinché siano sempre più numerosi gli operatori e le aziende che partecipano al grande progetto di innovazione del sistema dell’esecuzione penale nel nostro Paese”.

Sulla stessa scia l’Assessore regionale Elena Lucchini, che spiega: “Regione Lombardia trova nel ‘Tavolo tecnico di coordinamento e di controllo in materia di tutela delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria’ lo strumento di programmazione e condivisione degli interventi e servizi per il reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale e dei minorenni e giovani adulti in carico ai servizi della giustizia. La decisione di inserire nel “Tavolo” un rappresentante designato dagli enti di formazione professionale accreditati, testimonia l’impegno e la necessità di promuovere il reinserimento lavorativo dei detenuti garantendo loro adeguati percorsi. Le risorse e le iniziative che intendiamo mettere a terra devono potenziare il dialogo tra il sociale, il terzo settore, i servizi della giustizia e i servizi del lavoro e della formazione. Solo attraverso la programmazione e la coprogettazione possiamo rafforzare e sostenere quel sistema di welfare penale, che si basa su un costante dialogo sociale tra attori istituzionali pubblici e non-profit”.

Impatto sociale e di formazione professionale

“L’evento promosso da Sielte declina in pieno le finalità istituzionali di promozione di attività lavorative dal positivo impatto sociale e dall’elevato livello di formazione professionale che da tempo vede impegnata la Casa di Reclusione di Milano Bollate all’insegna dello sviluppo di un clima organizzativo di cultura d’impresa all’interno del carcere come tassello decisivo nel processo di rieducazione del condannato secondo i dettami della nostra Costituzione”, ha commentato Giorgio Leggieri, Direttore del carcere di Bollate.

E Giuseppe Cantatore, presidente della Cooperativa Sociale Bee.4 – Altre menti, ha concluso: “Essere partner di una società come Sielte è per noi motivo di fierezza e piena responsabilità. La consistenza dei servizi che siamo chiamati ad erogare, il livello di competenza e professionalità richiesto, le prospettive che questo lavoro offre ai nostri soci sono tali da rendere davvero preziosa questa opportunità. Ringraziamo Sielte per aver creduto nel potenziale generativo di questo luogo e delle persone che lo abitano.”

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati