Cambio al vertice di Innovatec. Nell’ambito del processo di rafforzamento della governance della società, il Cda ha nominato all’unanimità Matteo Marini nuovo Ad del Gruppo. Il board ha contestualmente preso atto delle dimissioni, con effetto immediato di Roberto Maggio, dal ruolo di amministratore delegato e di Mario Gamberale come amministratore.
Marini, in qualità di amministratore delegato, si qualifica come amministratore esecutivo (non indipendente) e Ceo, a seguito del rilascio di tutte le responsabilità organizzative e le deleghe già attribuite a Maggio.
Roberto Maggio rimane in carica come amministratore “ed assisterà e supporterà Matteo Marini – almeno nella fase iniziale – in tutte le attività operative e gestionali della Società e del Gruppo”, spiega una nota di Innovatec.
Mario Gamberale rimane, invece, nel Gruppo focalizzandosi maggiormente nello sviluppo del business efficienza energetica della controllata Innovatec Power, società della quale è anche presidente esecutivo.
Chi è Matteo Marini
Matteo Marini, 57 anni, laureato in Economia alla Bocconi di Milano, ha ricoperto dal 1997 incarichi di crescente responsabilità in Abb, società attiva nell’automazione e nell’energia, fino a ricoprire nel periodo 2013- 2015, il ruolo di ceo della Regione Mediterranea e amministratore delegato di Abb, e successivamente, dal 2015 al 2019, presidente del cdA e Head of Europe della Divisione Power Grids.
Nel 2020 è fondatore di una start- up innovativa per lo sviluppo di applicativi (“Internet of Things”) nell’ambito della raccolta rifiuti. E’ stato Presidente del cdA di Imq Group dal 2015 al 2023 ed è membro del cdA di Costacurta dal 2015.
“Entrare a far parte del Gruppo Innovatec è per me una grande soddisfazione e sono grato al Consiglio per la fiducia che mi sta dando – sottolinea Marini – Il mio obiettivo è far esprimere al Gruppo il suo potenziale, valorizzando le risorse, le competenze e la conoscenza del mercato, elementi fondamentali per sostenere la nostra crescita e la nostra visione di sostenibilità e di circolarità”.
Il commento del presidente Catania
“La nomina di Matteo Marini ad amministratore delegato del Gruppo Innovatec è per me e per l’intero Consiglio motivo di grande soddisfazione – commenta Elio Cosimo Catania, Presidente di Innovatec – Grazie alla competenza, all’esperienza e all’attenzione ai risultati che lo caratterizzano, il nuovo ceo saprà accompagnare Innovatec nel suo percorso di sviluppo, valorizzando il ruolo decisivo che il nostro Gruppo deve avere nella transizione energetica ed ecologica del Paese”.
Catania, ha espresso in sincero ringraziamento a Roberto Maggio per l’impegno, la dedizione e il fattivo contributo per la creazione di valore durante il periodo in cui ha guidato la società, fondamentale per intraprendere quel percorso di rilancio che ha riportato la società ad una significativa redditività, nonché a porre le basi per un futuro che possa far esprimere a Innovatec tutte le sue potenzialità. Un vivo ringraziamento anche a Gamberale per il suo fattivo impegno come amministratore di Innovatec.
L’osserrvatorio Cleantech
Nelle scorse settimane Innovatec ha rilasciato i dati del primo osservatorio sul Cleantech. Secondo il report 70% delle imprese italiane è convinto che la sostenibilità abbia un impatto positivo sul business, ma solo il 45% ha effettuato investimenti in materia e l’83% non ha un piano industriale che integri gli obiettivi green. Inoltre, non sarà facile accedere ai fondi dedicati del Pnrr secondo il 41% del campione.
Le aziende italiane riconoscono però la rilevanza della sostenibilità: i vantaggi attesi per gli investimenti in sostenibilità sono prima di tutto economici (55%) e in secondo luogo legati alla reputazione e all’immagine aziendale (45%). Ma il 90% ritiene che richieda un investimento costoso e che manchino le competenze per agire in modo efficace.
In merito agli investimenti in sostenibilità, il 45% delle aziende intervistate ha effettuato investimenti in questo settore di cui: il 38% per interventi in efficienza energetica, il 20% per la parziale o totale riconversione industriale con adozione di soluzioni sostenibili, il 18% per installazioni di tecnologie green e il 9% in processi di economia circolare.