Pronta al debutto operativo InPA, la piattaforma digitale unica di accesso al lavoro nella Pubblica amministrazione sviluppata dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con Almaviva e che si avvarrà della partnership con Linkedin.
A sancire il debutto, un incontro fra il ministro della PA Renato Brunetta a Palazzo Vidoni con i rappresentanti del portale dei professionisti. Su Linkedin Italia i bandi e gli avvisi pubblicati sul portale InPA saranno veicolati come alert anche agli iscritti a Linkedin. E le ricerche di professionisti con determinate competenze attraverso il portale potranno essere estese anche agli iscritti a Linkedin, oltre alle banche dati di professionisti con cui la Funziona pubblica siglerà i protocolli d’intesa.
La PA si ispira alle best practice
“È con grande piacere che oggi ho accolto a Palazzo Vidoni gli amici di LinkedIn Italia – ha detto Brunetta a Germano Buttazzo e Stefania Romeo di Linkedin -. “inPA”, il portale nazionale del reclutamento e nuovo spazio digitale dedicato al lavoro pubblico, è ora pronto per debuttare a livello operativo”.
Il ministro ha ricordato “l’intenso lavoro di mesi tra il Dipartimento della Funzione pubblica, in collaborazione con Almaviva, e la più grande piattaforma di attrazione delle professionalità presente sul mercato (750 milioni nel mondo e oltre 15 milioni in Italia) per individuare e coinvolgere il maggior numero possibile di professionalità e alte specializzazioni nelle procedure indette dalle pubbliche amministrazioni per la selezione del personale necessario alla realizzazione dei progetti del Pnrr”.
“La Pubblica amministrazione, per correre veloce ed essere al passo con la sfida del Recovery – ha concluso Brunetta -, deve ispirarsi alle esperienze di maggior successo. Perché niente ha più successo del successo”.
Gli obiettivi di InPA
A regime, entro il 2023, il Portale ospiterà anche i bandi dei concorsi pubblici ordinari, in sinergia con la Gazzetta Ufficiale, nonché le procedure di mobilità dei dipendenti pubblici.
InPa – istituito originariamente dalla legge 56/2019, inserito nel Pnrr e disciplinato definitivamente dal decreto legge n. 80/2021 (convertito con la legge n. 113 del 6 agosto 2021) – sarà il luogo del cambiamento della Pa: lo spazio in cui fotografare in tempo reale il rinnovamento del capitale umano pubblico e in cui le offerte di lavoro si incontreranno in modo concreto, trasparente e in tempo reale con le aspettative e le competenze di milioni di professionisti.
Registrandosi al Portale InPa tramite Spid, i cittadini potranno quindi caricare i propri dati, il percorso formativo, le specializzazioni, le competenze e le esperienze professionali nel form appositamente predisposto per garantire la sicurezza dei dati sensibili.
Per la ricerca e il reclutamento dei profili professionali necessari alle pubbliche amministrazioni, InPa si avvarrà anche delle banche dati specifiche dei professionisti iscritti agli Albi e di quelle delle professioni non ordinistiche. A tal fine, il 16 luglio scorso è stato siglato un Protocollo d’intesa tra il Dipartimento Funzione pubblica e ProfessionItaliane, che riunisce la Rete delle professioni tecniche e i Cup: un universo di circa 1,5 milioni di professionisti.
Analogamente, il 4 agosto, è stato sottoscritto il Protocollo con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (oltre 120 mila professionisti) e con Assoprofessioni, che organizza circa 50mila addetti appartenenti alle professioni non regolamentate (tra le quali gli esperti ambientali e di sicurezza del lavoro). Altri analoghi protocolli sono in corso di definizione.