AI Specialist, machine learning engineer ed esperto di algoritmi: sono questi secondo Assolavoro Datalab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro, i tre profili legati all’intelligenza artificiale che offrono più opportunità di lavoro. La rilevazione prende in considerazione più di 40mila offerte di lavoro pubblicate sulle piattaforme specializzate nel recruiting, come LinkedIn e Indeed. Secondo i dati dello studio, ogni cento richieste di lavoro pubblicate online una riguarda direttamente le competenze sull’intelligenza artificiale.
Le professioni più “promettenti”
Scorrendo i dati dello studio di Assolavoro emerge che per l’area IT la figura più ricercata è quella dell’Ai engineer dei servizi cloud, seguito dal data scientist AI&Analytics. Sul versante del marketing, la richiesta maggiore è per i Generative AI digital marketing specialist, in grado di sfruttare i modelli di intelligenza artificiale per creare contenuti personalizzati e dare più attrattività alle campagne pubblicitarie e alla customer experience. A questa figura si aggiunge l’Ai Generative expert innovation, che i occupa di sviluppare strategie innovative e di promuovere la formazione del personale.
I più richiesti nell’ambito finance
Tra le figure più richieste, inoltre, i dati di Assolavoro citano l’AI & Data processing expert e il Prompt Engineer, specializzati nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la creazione di contenuti e nella messa a punto dei prompt – i “comandi” – più efficaci. Sul lato finance c’è richiesta per gli AI optimization financial specialist, in grado di sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale per la valutazione di sinistri, di richieste di prestito per la rilevazione delle frodi. A seguire gli AI Tester e i Response evaluator, figura che si occupano di valutare l’accuratezza dei modelli di IA e la qualità delle risposte.
I servizi “affamati” di Ai
Dalla ricerca emerge, infine, il fatto che le competenze sull’intelligenza artificiale siano particolarmente richieste nel campo dei servizi: oltre il 46% delle aziende italiane di questo comparto, infatti, utilizza già l’IA per riassumere o estrarre informazioni da un documento di testo, convertire la lingua parlata in un formato leggibile da dispositivo (il 40,6%) e una su quattro la impiega per l’automatizzazione dei flussi di lavoro.