Stop agli esuberi per Italiaonline. L’accordo, raggiunto in extremis al ministero del Lavoro, ha scongiurato i licenziamenti che sarebbero dovuti scattare alla mezzanotte del 2 luglio. L’intesa prevede che i 400 esuberi dell’ex Seat Pagine Gialle vengano trasformati in cassa integrazione per riorganizzazione per sei mesi, dal 12 luglio all’11 gennaio. Entro il 30 ottobre, circa 250 dipendenti potranno decidere di utilizzare un meccanismo di incentivazione all’esodo volontario per un totale di 30 mensilità. Altri 150 saranno invece ricollocati in varie funzioni e 70 di questi andranno alla digital factory.
Restano 92 trasferimenti: i dipendenti dovranno spostarsi dalla sede di Torino a quella di Milano, anche se in dieci potranno optare per l’uscita volontaria potendo contare su alcuni incentivi. A chi verrà trasferito l’azienda pagherà per il primo anno l’abbonamento ai trasporti (treno e metro). L’accordo raggiunto dopo una lunga trattativa con i sindacati di categoria (Slc Cgil, Uilcom Uil e Fistel Cisl) – ma ancora non formalizzato – prevede anche delle verifiche della dinamica di ristrutturazione aziendale a cui lavoreranno azienda, sindacati e ministero. Verranno divise in tre fasi e si articoleranno nel corso dei prossimi sei mesi.
“La cosa più importante è che abbiamo respinto i licenziamenti e raggiunto un accordo di tenuta per i prossimi sei mesi”, dice Luciano Savant, segretario nazionale della Uilcom Uil. “Siamo molto soddisfatti, anche della mediazione del ministero e del ministro Luigi Di Maio che ha partecipato al tavolo”. Soddisfatto della soluzione raggiunta e della possibilità di esodo incentivato offerta a circa 250 lavoratori anche il segretario generale della Fistel Cisl, Vito Vitale. Più critico Fabrizio Solari, segretario generale della Slc Cgil: “La logica resta difensiva, la cassa integrazione è per ristrutturazione e questa è una cosa positiva, in generale siamo soddisfatti per quel che può dare soddisfazione un accordo difensivo”.
“Quello raggiunto questa notte presso il ministero del Lavoro è un buon accordo, che segna la fine di una lunga vertenza”, scrive in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e nuovi diritti della Regione Lazio. “L’intesa condivisa dalle parti dimostra come il metodo di lavoro in cui ognuno ha svolto positivamente il suo ruolo abbia funzionato e abbia così permesso di evitare il licenziamento di 400 lavoratori di Italiaonline su scala nazionale, di cui una cinquantina nel Lazio. Come Regione continueremo a seguire la vertenza anche attraverso un monitoraggio costante dell’accordo”.