LA VERTENZA

Jabil taglia 275 posti: sindacati in trincea

Coinvolto il sito campano di Marcianise dove i dipendenti hanno scioperato. Le Rsu “invitano tutti i lavoratori a non presentarsi presso la Direzione del personale per nessuna forma di comunicazione unilaterale”

Pubblicato il 31 Gen 2020

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Cresce la tensione nello stabilimento di Marcianise (Caserta) della multinazionale dell’elettronica Jabil dopo che ieri l’azienda ha consegnato a 275 lavoratori la lettera in cui si annuncia il licenziamento dal 23 marzo prossimo. Dal giugno dello scorso anno il sito casertano è al centro di una vertenza innescata dalla decisione dell’azienda di licenziare 350 lavoratori – divenuti nel frattempo 275 tra addetti ricollocati o usciti con l’esodo incentivato – su un totale di circa 700.

I dipendenti sono scesi in sciopero oggi per un’ora tra le 11 e le 12, uscendo dallo stabilimento con le tute blu da lavoro; hanno anche attaccato sui parabrezza delle auto aziendali usate dai dirigenti, un manifestino con la scritta “Benefit sequestrato dai lavoratori in esubero”.

In un comunicato, la Rsu “invita tutti i lavoratori, a seguito della minatoria consegna delle lettere di esubero al personale, verificatasi ieri, a non presentarsi presso la Direzione del personale per nessuna forma di comunicazione unilaterale”.

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