L'INTESA

Hybrid Working per tutti i dipendenti: accordo Sky-sindacati

L’executive vicepresident Hr Francesca Manili Pessina: “Conciliamo il meglio del lavoro da remoto con quello in presenza, per favorire il work-life balance. Traguardo importante, il cui presupposto è il rapporto di fiducia che l’azienda ha con le proprie persone”

Pubblicato il 28 Nov 2022

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Estendere l’hybrid working in modo permanente e a tutti i dipendenti dell’azienda: a renderlo possibile è l’accordo siglato da Sky con le organizzazioni sindacali. “L’accordo – spiega l’azienda in una nota – interpreta in modo particolarmente avanzato la normativa sullo smart working e introduce un modello innovativo che interessa tutta la popolazione aziendale. Rende infatti possibile il lavoro da remoto per più del 50% delle giornate lavorative mensili ed è caratterizzato da una grande flessibilità e da una particolare attenzione per alcune categorie di lavoratori“.

La prima intrduzione dello smart working in Sky risale al 2007: a quella scelta seguì la sperimentazione dell’hybrid working, che già dalla fase di test “ha generato risultati molto positivi  – spiega l’azienda – con significativi miglioramenti del work-life balance e con l’adesione della maggior parte dei dipendenti”.

Grazie all’intesa appena siglata, che contempla anche il diritto alla disconnessione, tutti i dipendenti Sky – contratti a tempo indeterminato, determinato o di somministrazione – avranno la possibilità di accedere al lavoro ibrido. Chi non è soggetto a vincoli particolari potrà scegliere liberamente le giornate in cui lavorare da rmoto, per 2 o 3 giorni alla settimana, fino a un massimo di 12 giorni mensili. Che però potranno diventare 15 a supporto della genitorialità (inclusi genitori adottivi, affidatari o single) e di tutti quei lavoratori con particolari esigenze personali o familiari o in situazioni di difficoltà.

A chi è impegnato nei turni delle strutture tecniche ed editoriali sarà garantita la possibilità di svolgere 8 giornate di lavoro da remoto al mese, mentre chi per ragioni tecniche non potrà effettuare da remoto la propria prestazione avrà a disposizione un giorno al mese dedicato alle attività di formazione.

“L’attenzione al benessere delle persone e la responsabilizzazione sui risultati sono da sempre centrali per Sky – sottolinea Francesca Manili Pessina, Executive Vice President HR, Organization & Facility Management di Sky Italia – È motivo di grande soddisfazione aver raggiunto un accordo così innovativo con le Organizzazioni Sindacali, che ci permette di conciliare in forma stabile e permanente il meglio del lavoro da remoto con quello in presenza e di favorire il work life balance. È un traguardo importante, il cui presupposto è il rapporto di fiducia che l’azienda ha con le proprie persone, e che arriva dopo un lungo percorso di affinamento, compiuto in collaborazione con i sindacati e ispirato dal principio dell’inclusione. Questo modello di Hybrid Working rappresenta uno strumento efficace per gestire al meglio il processo di digitalizzazione e di trasformazione dell’azienda”.

Di modello “equilibrato e moderno” parla Dino Oggiano, sefgretario Slc Cgil nazionale, secondo cui “L’apertura a tutte le forme contrattuali presenti in azienda, tra cui la somministrazione, rientra pienamente nell’obiettivo dell’inclusione contrattuale”. “Il riconoscimento di poter svolgere in modalità agile almeno un giorno al mese da dedicare alla formazione, valido anche per le figure inibite per chiare esigenze produttive, introduce una sorta di ‘diritto’ minimo ad accedere a questo nuovo modello, indipendentemente dall’attività svolta”, prosegue il sindacalista.

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