IL PROGETTO

Scommessa smart working per Prysmian, a Milano si cambia

Nel quartier generale più flessibilità e spazi di lavoro condivisi. Focus anche sulla mobilità sostenibile. “Raggiungere gli obiettivi vale più della presenza in ufficio”

Pubblicato il 28 Dic 2017

5218_web_PRY-53
Investire nello smart working e nella nuova sede, con la convinzione che la performance si raggiunge concentrandosi sui risultati piuttosto che sulla presenza dei dipendenti in sede. È questo, in estrema sintesi, il progetto messo in atto nel quartier generale di Milano di Prysmian,” sviluppato di concerto tra il team aziendale guidato da Fabrizio Rutschmann, head of human resources e Andrea Pirondini, head of operations, e il gruppo di lavoro interno supportato dalla società di consulenza Methodos, specializzata in programmi di cambiamento culturale e smart working.
“Prysmian ha adottato il nostro modello Employee Journey Experience, che inserisce il tema dell’esperienza del dipendente dentro un approccio strategico organico, e in questo caso focalizzato su flessibilità, autonomia e collaborazione e sull’ottimizzazione di strumenti, tecnologie e spazi di lavoro -sintetizza Alessio Vaccarezza, ceo Italia di Methodos-. Viene ampliata la fascia di flessibilità oraria di ingresso; aggiunta la possibilità di lavoro fuori sede per due giorni al mese; spariti i computer fissi, sostituiti dai laptop e, in alcuni casi, da tablet surface; gli uffici chiusi lasciano il posto a open space con locker individuali, due serre, 20 phone booth e 94 sale meeting con 679 posti disponibili, un auditorium per eventi multimediali immersivi, 3 aree break (in aggiunta alle 4 presenti nelle serre), 64 postazioni touchdown e informal area”.
I nuovi spazi fisici di lavoro non sono stati disegnati in base agli individui, alla loro anzianità o funzione aziendale, ma agli obiettivi da raggiungere. E questo vale proprio per tutti, ceo compreso: l’ingegner Valerio Battista non ha un ufficio chiuso e lavora in open space, come tutti gli altri. “Questo non è un caso, perché il nostro accompagnamento del cambiamento culturale ha bisogno di una leadership coerente a tutti i livelli e attenta ai simboli come questo o al valore della trasparenza che caratterizza non solo la nuova sede ma anche il modello di gestione di Prysmian”, sottolinea Vaccarezza.
“Prysmian ha compreso e deciso che il fattore chiave per guidare il cambiamento sarà l’uso della tecnologia digitale. A partire dall’archiviazione, con la riduzione di oltre il 70% degli archivi cartacei a favore di un archivio remoto, applicazioni di Google e con l’installazione di copy center interni con funzioni di scannerizzazione; attraverso la connettività continua, l’intenzione è dotare tutti i dipendenti  di sim aziendale (la maggior parte lo sono già); fino alla presenza in tutte le sale comuni di schermi, sistema di videoconference, telecamere 360° e schermi touchscreen. Sparisce anche la timbratura del cartellino, sostituita dalla certificazione automatica all’accesso nel palazzo.
Il quartier generale resta un luogo fisico da raggiungere, naturalmente, ma anche qui Prysmian interviene, in linea con l’obiettivo di migliorare non solo la produttività, ma anche e soprattutto la qualità della vita dei propri collaboratori, per una miglior “work life integration”. Attualmente, il 54% della popolazione aziendale utilizza l’auto per recarsi in ufficio, il 36% i mezzi pubblici, il 9% mezzi privati sostenibili (per esempio la bicicletta) e una ricerca interna ha svelato che, in media, ogni dipendente trascorre 84 minuti al giorno in auto per brevi spostamenti, per una percorrenza media di 24 chilometri. Prysmian ha così deciso di raddoppiare l’area parcheggio con parcheggi coperti nelle vicinanze, e di sovvenzionare l’utilizzo dei mezzi pubblici, per esempio regalando l’abbonamento Atm all’area metropolitana di Milano.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati