POST COVID-19

Smart working, accordo WindTre-sindacati. Via alla cabina di regia

L’intesa delinea un modello organizzativo flessibile: i giorni di lavoro agile potranno essere richiesti volontariamente. Una task force tra azienda e parti sociali monitorerà l’implementazione. Focus sulla formazione

Pubblicato il 05 Feb 2021

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Accordo WindTre-sindacati sullo smart working. L’intesa sigliata dalla compagnia guidata da Jeffrey Hedberg stabilisce le linee guida per lo smart working in prospettiva della fase post-emergenziale e delinea un modello organizzativo flessibile, sostenibile, funzionale a garantire livelli di qualità e produttività elevati, nonché a facilitare ulteriormente l’equilibrio tra vita privata e lavorativa.

Nel dettaglio, si prevede la più elevata flessibilità nell’alternanza tra sedi di lavoro o altri luoghi e si applica a tutti i dipendenti la cui attività può essere svolta da remoto, compresi gli addetti al customer care. I giorni di smart working potranno essere richiesti dai lavoratori volontariamente, senza vincoli in termini di ampiezza minima o massima, e verranno identificate con il proprio responsabile le eventuali giornate in cui recarsi in ufficio, al fine di stimolare l’interazione sociale e relazionale quale fattore di accrescimento professionale.

La nuova organizzazione del lavoro sarà operativa dal 1° aprile 2021 fino al 31 marzo 2022. Nel corso di questa prima fase sperimentale, è previsto un confronto continuo fra l’azienda, attraverso la divisione HR diretta da Rossella Gangi, e le parti sociali, che hanno istituito, in una logica partecipativa, una “Cabina di regia” per monitorare l’implementazione del modello e suggerire eventuali modifiche migliorative per la qualità della vita e la produttività.

L’accordo prevede, inoltre, un ulteriore rafforzamento degli investimenti in formazione. Oltre alle iniziative formative istituzionali, infatti, i dipendenti avranno diritto a 4 ore al mese per seguire dei piani di autosviluppo, fruibili in orario lavorativo e volti a favorire l’accrescimento personale e culturale. Infine, verranno organizzati specifici eventi anche in live streaming per illustrare i principali progetti e le strategie aziendali, con l’obiettivo di garantire l’inclusione e il costante senso di appartenenza.

“Siamo orgogliosi del risultato raggiunto con questa intesa, apprezzata anche dai sindacati per il suo carattere fortemente innovativo, che promuove una profonda evoluzione culturale nell’utilizzo dello smart working – spiega Marco Mondini, Direttore Relazioni Industriali di WindTre – L’accordo sposta, infatti, il focus dalla quantità di giorni lavorati in presenza o da remoto alla massima libertà di scelta in base alle esigenze professionali e personali del singolo dipendente. WindTre punta sullo smart working come strumento in grado di coniugare la produttività alla sostenibilità, sociale ed ambientale, e su flessibilità, fiducia e responsabilizzazione come elementi chiave per realizzare questa visione nell’organizzazione aziendale del futuro”.

La filiera delle Tlc ha inserito regole per la remotizzazione del lavoro nel rinnovo del contratto di settore. Nel rinnovo del Ccnl è stato recepito, il protocollo “Principi e Linee Guida per il Nuovo Lavoro Agile nella Filiera delle Telecomunicazioni” sottoscritto a luglio 2020 e che costituisce la cornice per ulteriori accordi di implementativi, demandati alla contrattazione di secondo livello.

Lo scorso 2 novembre anche Vodafone aveva firmato un accordo con i sindcati sullo smart working.

L’accordo prevede per gli operatori della customer care percentuali di giornate di lavoro da svolgersi all’esterno delle sedi pari all’ottanta percento del monte ore annuo. Il resto dei lavoratori invece avrà il sessanta per cento di ore svolto in modalità “agile”. Nelle giornate da svolgere in sede si privilegeranno percorsi formativi e momenti di confronto fra i lavoratori e le lavoratrici con i loro responsabili che possano evitare episodi di isolamento, di individualizzazione e di alienazione.

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