LAVORO

Smart working, Brunetta: “Punto cruciale della nuova contrattazione”

Il ministro della PA: “Tema su cui le parti sociali pubbliche e private sono chiamate a riflettere. Servono ingenti investimenti”. Monitoraggio della Funzione Pubblica: alla scadenza del 31 gennaio il 33% degli enti ha pubblicato i Piani organizzativi. Il 3 marzo si insedia Commissione tecnica dell’Osservatorio nazionale

Pubblicato il 26 Feb 2021

brunetta

Il 33% delle PA ha pubblicato i Pola, i piani organizzativi del lavoro agile. Risulta dal monitoraggio Portale della performance del Dipartimento della Funzione pubblica, secondo sono 54 su 162 le amministrazioni che hanno rispettato la scadenza prevista del 31 gennaio 2021, fissata dal decreto Rilancio.

Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha dato mandato al coordinatore Antonio Naddeo di insediare e avviare mercoledì 3 marzo, alle ore 11, la Commissione tecnica dell’Osservatorio nazionale del lavoro agile, istituito presso la Presidenza del Consiglio e previsto dal “Decreto Rilancio”.

“Lo smart working è stato certamente fondamentale durante la fase acuta della pandemia e ha segnato un cambiamento culturale da cui bisogna trarre tutte le conseguenti analisi – spiega afferma il ministro Brunetta – Ora occorre ricondurlo ad essere uno degli strumenti di organizzazione del lavoro delle singole amministrazioni, strettamente connesso al livello di qualità dei servizi da fornire a cittadini e imprese. Sarà un punto all’ordine del giorno della nuova contrattazione, per quanto riguarda la regolazione. Un tema su cui le parti sociali pubbliche e private sono chiamate a riflettere. Il fenomeno va studiato a fondo e servono grandissimi investimenti dal punto di vista progettuale, di relazioni sindacali, regolativi, infrastrutturali e di intelligenza sociale anche alla luce della sfida della transizione digitale che l’Europa ci chiama a raccogliere”.

ENTINUMEROPOLA
AVVOCATURA DELLO STATO10
MINISTERI145
ENTI PREVIDENZA E ASSISTENZA20
ENTI RICERCA NON VIGILATI MUR63
PARCHI NAZIONALI256
ENTI DI REGOLAZIONE DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA106
ENTI PRODUTTORI DI SERVIZI ECONOMICI42
ENTI A STRUTTURA ASSOCIATIVA51
ENTI PRODUTTORI DI SERVIZI ASSISTENZIALI, RICREATIVI E CULTURALI83
UNIVERSITÀ E ISTITUTI DI ISTRUZIONE UNIVERSITARIA PUBBLICI6726
ENTI DI RICERCA VIGILATI MUR141
ORGANI DI RILEVANZA COSTITUZIONALE30
AUTORITÀ AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI31
TOTALI16254

“La scadenza del 31 gennaio non era strettamente vincolante – spiega a CorCom Mariano Corso, docente del Politecnico di Milano e componente dellOsservatorio del ministero della PA – Come previsto dal decreto Rilancio, se le PA non presentano i Piani si applica la quota del 30% dei dipendenti in lavoro agile, qualora questi lo richiedano. Inoltre le linee guida dei Pola sono state pubblicate solo a metà dicembre ed era prevedibile che molte amministrazioni non avrebbero fatto in tempo a presentare i programmi.  Detto questo, si tratta di piani di respiro pluriennale, che costuiscono una grande opportunità per la Pubblica amministrazione”.

Smart working, cosa sono i Pola

Le amministrazioni pubbliche diverse dagli enti locali, entro il 31 gennaio di ciascun anno (a partire dal 2021), hanno l’obbligo, sentite le organizzazioni sindacali, di redigere il Piano organizzativo del lavoro agile (Pola), quale sezione del Piano della performance. E’ quanto prevede il “Decreto Rilancio”, convertito con modificazioni dalla legge n. 77/2020 che istituisce questo strumento.

Il provvedimento stabilisce che entro il 31 gennaio di ciascun anno le amministrazioni pubbliche debbano redigere, sentite le organizzazioni sindacali, il Piano organizzativo del lavoro agile. Il Piano deve individuare le modalità attuative per almeno il 60% dei dipendenti che si può avvalere di questa modalità.

Il Pola deve inoltre definire le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, anche dirigenziale, e gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei risultati conseguiti, anche in termini di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa, della digitalizzazione dei processi, nonché della qualità dei servizi erogati, anche coinvolgendo i cittadini, sia individualmente, sia nelle loro forme associative.

In caso di mancata adozione del Pola, lo smart working si applica almeno al 30% dei dipendenti, ove lo richiedano. E’ istituito presso la Presidenza del Consiglio un osservatorio del funzionamento e dell’organizzazione dello smartworking nel settore pubblico, col compito di monitorare e promuovere l’efficienza del funzionamento del lavoro agile.

L’Osservatorio nazionale del lavoro agile

L’ex  ministra della Funzione Pubblica Fabiana  Dadone ha nominato  i componenti dell’Osservatorio nazionale del lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni e i membri della Commissione tecnica a supporto dell’Osservatorio.  Secondo quanto stabilito dall’articolo 263 della legge di conversione del Decreto Rilancio il mandato dei componenti dell’osservatorio avrà durata triennale  ed è rinnovabile una sola volta. La partecipazione è a titolo gratuito, e non sono previsti emolumenti, compensi, indennità o rimborsi di spese.

Nel gruppo degli esperti sono stati nominati nell’osservatorio Mariano Corso, professore ordinario di Leadership and innovation, cofondatore e membro del comitato scientifico degli osservatori innovazione digitale della School of Management del Politecnico di Milano, Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del lavoro dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Laura Di Raimondo, direttore generale di Asstel – Assotelecomunicazioni, Anna Maria Ponzellini, esperta in attività di consulenza, formazione e ricerca per aziende ed enti pubblici nell’area della innovazione tecnica e organizzativa e della gestione delle risorse umane, nella valutazione delle politiche, nella ricerca socio-economica, Giovanni Lo Storto, direttore generale dell’Università degli Studi Luiss Guido Carli di Roma, Antonio Naddeo, Presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, Luca Giuseppe Rigoni,  direttore di Assinter Italia – Associazione società regionali per l’innovazione tecnologica nelle regioni, Francesco Verbaro, general advisor dell’Adepp – Associazione Casse di Previdenza professionisti italiani, Presidente di Formatemp – Ente bilaterale della formazione lavoratori somministrati, e Pompeo Savarino, segretario generale di Comune.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati