INNOVAZIONE

Smart Working, Intesa Sanpaolo introduce la settimana da 4 giorni

Il modello prevede giornate lavorative da 9 ore e 120 giorni da remoto l’anno, a parità di retribuzione. Sarà introdotto da gennaio su base volontaria. Nessun accordo con i sindacati: “Non c’è stata condivisione sul complesso dei contenuti”  

Pubblicato il 16 Dic 2022

smart working

Un nuovo modello organizzativo del lavoro” che “va incontro alle esigenze di conciliare gli equilibri di vita personale e lavorativa e dimostra attenzione” al benessere dei dipendenti, “attraverso soluzioni innovative delle modalità lavorative con l’obiettivo di rendere la banca ancora più agile e dinamica, al servizio di una clientela più esigente”. Così Intesa Sanpaolo presenta le novità nell’organizzazione del lavoro che proporrà a partire dal 2023 ai propri dipendenti.

Settimana lavorativa da 4 giorni

La nuova organizzazione del lavoro prevede “un’evoluzione dello smart working con la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili, e la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parità di retribuzione, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche-organizzative e produttive della banca”.

L’obiettivo di intesa Sanpaolo è di mettere la banca “nelle migliori condizioni di competitività per affrontare le sfide che la attendono alla luce del mutevole contesto economico e sociale, in particolare la transizione verso i servizi digitali e ad alta innovazione tecnologica”.

Nessun accordo con i sindacati

Il nuovo modello, spiega l’istituto di credito, verrà introdotto a partire dal 2023, anche se non è stato raggiunto un accordo nella trattativa intavolata con i sindacati. Il confronto, spiega l’azienda, “pur svolgendosi in maniera proficua e costruttiva, non ha trovato una condivisione sul complesso dei contenuti”.

I dettagli della proposta ai dipendenti

Secondo quanto stabilito da Intesa Snapaolo, la proposta di intesa con i lavoratori “prevede la possibilità di aumentare su base volontaria il lavoro flessibile da casa fino a 120 giorni all’anno, con un’indennità di buono pasto di 3 euro al giorno per tener conto anche delle spese sostenute lavorando da casa, e di lavorare 4 giorni a settimana aumentando a 9 le ore giornaliere su base volontaria, a parità di retribuzione, senza obbligo di giorno fisso”.

I dipendenti “potranno individualmente accedere a queste modalità, ulteriormente migliorative rispetto a quelle attuali, compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali”, si legge in una nota.

Il periodo di sperimentazione

In una prima fase la nuova modalità di lavoro, messa a punto “per far fronte ai cambiamenti in atto nel settore bancario e finanziario proponendo soluzioni e strumenti, nell’ambito del quadro normativo, all’avanguardia in materia di organizzazione del lavoro, in linea con il suo impegno costante per il benessere e l’inclusione che posiziona il gruppo ai vertici mondiali dei principali indici internazionali”, sarà testata in circa 200 filiali di Intesa Sanpaolo.

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