“Un nuovo modello organizzativo del lavoro” che “va incontro alle esigenze di conciliare gli equilibri di vita personale e lavorativa e dimostra attenzione” al benessere dei dipendenti, “attraverso soluzioni innovative delle modalità lavorative con l’obiettivo di rendere la banca ancora più agile e dinamica, al servizio di una clientela più esigente”. Così Intesa Sanpaolo presenta le novità nell’organizzazione del lavoro che proporrà a partire dal 2023 ai propri dipendenti.
Settimana lavorativa da 4 giorni
La nuova organizzazione del lavoro prevede “un’evoluzione dello smart working con la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili, e la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parità di retribuzione, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche-organizzative e produttive della banca”.
L’obiettivo di intesa Sanpaolo è di mettere la banca “nelle migliori condizioni di competitività per affrontare le sfide che la attendono alla luce del mutevole contesto economico e sociale, in particolare la transizione verso i servizi digitali e ad alta innovazione tecnologica”.
Nessun accordo con i sindacati
Il nuovo modello, spiega l’istituto di credito, verrà introdotto a partire dal 2023, anche se non è stato raggiunto un accordo nella trattativa intavolata con i sindacati. Il confronto, spiega l’azienda, “pur svolgendosi in maniera proficua e costruttiva, non ha trovato una condivisione sul complesso dei contenuti”.
I dettagli della proposta ai dipendenti
Secondo quanto stabilito da Intesa Snapaolo, la proposta di intesa con i lavoratori “prevede la possibilità di aumentare su base volontaria il lavoro flessibile da casa fino a 120 giorni all’anno, con un’indennità di buono pasto di 3 euro al giorno per tener conto anche delle spese sostenute lavorando da casa, e di lavorare 4 giorni a settimana aumentando a 9 le ore giornaliere su base volontaria, a parità di retribuzione, senza obbligo di giorno fisso”.
I dipendenti “potranno individualmente accedere a queste modalità, ulteriormente migliorative rispetto a quelle attuali, compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali”, si legge in una nota.
Il periodo di sperimentazione
In una prima fase la nuova modalità di lavoro, messa a punto “per far fronte ai cambiamenti in atto nel settore bancario e finanziario proponendo soluzioni e strumenti, nell’ambito del quadro normativo, all’avanguardia in materia di organizzazione del lavoro, in linea con il suo impegno costante per il benessere e l’inclusione che posiziona il gruppo ai vertici mondiali dei principali indici internazionali”, sarà testata in circa 200 filiali di Intesa Sanpaolo.