REGIONI

Sprint dell’Emilia-Romagna sullo smart working, via a due progetti

Le sperimentazioni riguardano la Regione e Asp Città di Bologna: equipaggiati con zainetto, pc portatile e smartphone aziendale, i lavoratori agili hanno sottoscritto un accordo individuale in cui sono indicati i compiti da svolgere. In campo anche Lepida

Pubblicato il 04 Lug 2018

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Nel mese di giugno sono stati avviati i progetti di sperimentazione di smart working (lavoro agile) della Regione Emilia-Romagna e di ASP Città di Bologna nell’ambito della Direttiva Madia del 2017, che prevede un’ampia flessibilità di orari e meno vincoli di presenza nella sede di lavoro facendo leva su una maggiore autonomia e responsabilizzazione dei lavoratori per il raggiungimento dei risultati prefissati. Il progetto della Regione – primo in Italia – messo a punto da un team dedicato, composto anche da rappresentanti dei sindacati, coinvolge per un periodo di 6 mesi un centinaio di dipendenti, individuati dai responsabili delle strutture, e prevede una costante attività di monitoraggio e supporto. Equipaggiati con zainetto, pc portatile e smartphone aziendale per essere sempre on-line, i lavoratori agili prima di prendere servizio nel nuovo ruolo hanno sottoscritto un accordo individuale in cui sono indicati i compiti da svolgere.

Nelle giornate di lavoro agile è prevista l’esenzione dalla timbratura del cartellino con lo svolgimento dell’attività lavorativa
nella fascia oraria tra le 7:30 e le 19:30, segnalando la presenza in servizio tramite un’applicazione ad hoc e diritto alla disconnessione fuori dall’orario di lavoro, nelle giornate di sabato, domenica e festivi.

Il progetto di ASP Città di Bologna permette ai 26 addetti dei nuclei per la domiciliarità, con oltre 3000 utenti serviti, di organizzare la propria giornata lavorativa prendendo in carico e adeguando gli interventi – dall’assistenza domiciliare al telesoccorso, dalle dimissioni protette al supporto nell’assunzione di personale per l’assistenza – il più rapidamente possibile. I lavoratori iniziano l’attività direttamente sul luogo della prima visita, grazie alla timbratura del cartellino su smartphone, senza passare dall’ufficio consentendo una sensibile riduzione dei tempi di spostamento e la conciliazione dei tempi vita/lavoro, aspetto particolarmente rilevante per il personale del servizio, composto per il 90% da donne. Grazie al ruolo attivo di lepidaspa nella progettazione e realizzazione dei progetti, si apre l’opportunità per i Soci interessati di avviare analoghi percorsi di sperimentazione.

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