LA NOMINA

Stellantis punta sull’innovazione, Chris Taylor a capo del digitale

L’ex top manager di Airbus e ServiceNow chiamato a mettere in campo la strategia di trasformazione tecnologica del colosso dell’automotive. Focus sulla mobilità sostenibile

Pubblicato il 07 Set 2022

taylor

Stellantis scommette sulla digital transformation. L’azienda ha annunciato che, a partire dal 5 settembre 2022, Chris Taylor sarà Chief Digital Information Officer, rispondendo a Xavier Chéreau, Chief Human Resources and Transformation Officer e funzionalmente a Ned Curic, Chief Technology Officer.

Responsabile delle strategie e delle tecnologie digitali dell’azienda, in questa nuova posizione Chris Taylor contribuirà alla trasformazione di Stellantis in un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile. Sarà inoltre responsabile del potenziamento dell’esecuzione dei progetti IT e dell’efficienza organizzativa.

“Chris porta con sé una profonda conoscenza delle tecnologie digitali più innovative per supportare le nostre complesse esigenze aziendali, sia in Stellantis che per i nostri clienti – dice Carlos Tavares, ceo di Stellantis – La sua esperienza nella cybersecurity, nei nuovi modelli di business e nelle soluzioni orientate al cliente contribuirà a creare il valore aggiunto di cui abbiamo bisogno per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del nostro piano Dare Forward 2030”.

Chi è Chris Taylor

Chris Taylor si unisce a Stellantis con quasi 30 anni di esperienza internazionale in ambito IT in numerosi settori, tra i quali quelli dell’aviazione, della produzione, del software e delle telecomunicazioni. Chris ha di recente ricoperto il ruolo di Chief Transformation Officer di ServiceNow. In precedenza, è stato Global Vice President del Gruppo Airbus, dove ha guidato la trasformazione digitale e la cybersecurity. Chris Taylor ha conseguito un dottorato di ricerca in ingegneria aeronautica presso l’Università di Glasgow in Scozia.

La strategia software di Stellantis

Stellantis ha definito la sua strategia software per l’uso di piattaforme tecnologiche di nuova generazione, partendo dalle funzionalità già esistenti dei veicoli connessi per trasformare il modo in cui i clienti andranno ad interagire con quest’ultimi, generando approssimativamente 20 miliardi di euro di ricavi incrementali entro il 2030.

Più nello specifico, Stellantis farà crescere la sua attività di software e servizi connessi tramite cinque pilastri chiave: Servizi e abbonamenti, Funzionalità On-Demand, Servizio dati e servizi dedicati alle flotte, Politica dei prezzi e valore di rivendita, Conquista del cliente, fidelizzazione nell’assistenza e vendita incrociata.

Oggi, Stellantis vanta 12 milioni di auto connesse “monetizzabili” a livello globale. Entro il 2026, si prevede una crescita fino a 26 milioni di veicoli e circa 4 miliardi di euro di ricavi. Entro il 2030, si raggiungeranno 34 milioni di veicoli e circa 20 miliardi di euro di ricavi annuali. Sfruttando le proprie capacità di raccolta dati, Stellantis lancerà nel 2022 un programma assicurativo basato sull’uso, offerto attraverso le proprie divisioni finanziarie captive in Europa e in Nord America, con l’intenzione di espanderlo poi a livello globale.

Il risultato, si legge in una nota, è un considerevole ampliamento delle opzioni a disposizione dei clienti per aggiungere funzionalità e servizi innovativi, tramite aggiornamenti over-the-air (Ota), mantenendo i veicoli attuali stimolanti e aggiornati, anche a distanza di anni dalla loro costruzione.

Stellantis programma di investire oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 per effettuare la sua trasformazione nell’ambito del software e dell’elettrificazione.

Tre nuove piattaforme nel 2024

Con un lancio previsto nel 2024, le tre nuove piattaforme saranno distribuite, su scala, sulle quattro piattaforme di veicoli di Stellantis nei due anni successivi.

Il cuore della trasformazione in servizi “customer-centric” è la nuova architettura elettrica/elettronica (E/E) e software, Stla Brain, con una capacità completamente “over the air” con 30 moduli indirizzati ed è molto più flessibile rispetto ai 10 moduli attuali. È una strtuttura orientata ai servizi completamente integrata con il cloud, che collega le centraline di controllo elettroniche all’interno del veicolo con il computer centrale ad alte prestazioni (Hpc) dell’auto tramite dati ad alta velocità. Interrompe il legame odierno tra le generazioni di hardware e software, consentendo agli sviluppatori software di creare e aggiornare rapidamente funzioni e servizi senza attendere il lancio di un nuovo hardware. Questi aggiornamenti Ota riducono drasticamente i costi per i clienti e per Stellantis, semplificano la manutenzione per l’utente e mantengono i valori residui del veicolo.

Stla SmartCockpit, creato su Stla Brain, si integrerà perfettamente con le vite digitali degli occupanti del veicolo per creare un “terzo spazio” personalizzabile. Gli studi dimostrano che i clienti trascorrono in media nei loro veicoli quattro anni di vita e questo dato continua a crescere. Stellantis SmartCockpit, alimentato dalla joint venture Mobile Drive tra Stellantis e Foxconn, offre applicazioni basate sull’Intelligenza Artificiale quali la navigazione, l’assistenza vocale, il mercato dell’e-commerce e i servizi di pagamento.

Ad oggi, Stellantis ha fornito più di 6 milioni di aggiornamenti over-the-air ai suoi veicoli, e intende offrire almeno nuove versioni trimestrali entro il 2026. Al momento, i veicoli connessi Stellantis forniscono più di tre trilioni di data point, generando informazioni che possono essere gestite in modo tempestivo ed utilizzabili. Gli ingegneri di Stellantis si basano su questa conoscenza per abbreviare il ciclo di miglioramento continuo del veicolo, aumentando la soddisfazione del cliente, con l’obiettivo di generare 1,1 miliardi di euro in efficienze entro il 2030.

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