Sarà lanciata entro la fine dell'anno la prima piattaforma
standardizzata a firma Telecom Italia che consentirà di sviluppare
e-book su misura di editori. Lo ha annunciato l'Ad Franco
Bernabè in occasione della presentazione presso la sede della
Stampa estera del libro "L'ultima notizia'', di
Massimo Gaggi e Marco Bardazzidi. Con la nuova creatura Telecom
Italia farà il suo debutto nel mercato dei contenuti digitali e
proverà a ricreare, insieme con una rete di partner, a fare
concorrenza all'ecosistema "Apple".
"Con questa piattaforma vogliamo essere partner degli editori
per la distribuzione e la gestione del pagamento dei contenuti
digitali", ha detto Bernabè. L'e-reader di Telecom Italia
"consentirà di superare le difficoltà di un mercato oggi
caratterizzato da una situazione estremamente confusa'' per
le diverse piattaforme e le diverse soluzioni tecnologiche in
campo. "Molti editori si stanno muovendo, stanno capendo che
la logica della standardizzazione è premiante e per questo credo
che il nostro e-reader avrà un grande successo". Il sistema
è abilitato per consentire agli editori di distribuire contenuti e
di usufruire di tool per il billing. Il tutto "a condizioni
estremamente vantaggiose per gli editori e gli autori'',
annuncia Bernabè.
"Quando tra 18 mesi Kindle arriverà in Italia, avremo una
piattaforma di distribuzione di contenuti editoriali
efficiente", sottolinea Bernabè. Il progetto vede in campo
una serie di partner: a produrre i terminali saranno – secondo le
prime indiscrezioni – Samsung e Olivetti, ma ci sarebbero anche
Asus e Acer. Due le versioni di e-book, una con schermo da 6-8
pollici e l'altra da 11 (entrambi a colori). La piattaforma
software potrebbe essere Meego (frutto dell'accordo
Nokia-Intel), la stessa adottata per il CuboVision, il terminale
che a giugno arriverà sul mercato in versione rinnovata.
Riguardo al pagamento dei contenuti ed in particolare delle notizie
Bernabè puntualizza che "non si può far pagare una notizia
un euro. L'utente non capirebbe perché deve pagare lo stesso
prezzo di un quotidiano in edicola, che di notizie ne contiene
centinaia. Una notizia va fatta pagare un centesimo, o anche mezzo:
così si apre un mercato, i volumi aumentano''.
Non sono mancate le "critiche" a Google. "un
fenomeno di concentrazione monopolista di grande rilevanza
economica'', così lo ha definito Bernabè. dice Bernabè
"Cominciano ad esserci dubbi di trasparenza e neutralità
sulla selezione di informazioni veicolate dal motore di ricerca.
Pur riconoscendo il valore del successo imprenditoriale di Google
"frutto di un lavoro che va riconosciuto", Bernabè
aggiunge che il successo è dovuto "a condizioni competitive
molto vantaggiose rispetto a tutti gli altri concorrenti''.
"Il motore ha operato al di fuori del contesto regolatorio che
vincola tutti gli altri e soprattutto in Europa resta poco quanto a
creazione di ricchezza e occupazione''.