Abilitatore di incontri: la nuova mission di Google

Il capo-economista Hal Varian spiega come si evolvono i servizi del motore di ricerca numero uno al mondo. Che oggi si apre al dialogo con partner e concorrenti

Pubblicato il 13 Set 2010

La missione di Google è di essere un match-maker, un abilitatore
di incontri, di incroci. In questo senso il suo business oggi non
è molto diverso da quello delle origini, anche se, certo,
all’inizio Big G faceva incontrare soprattutto informazioni e
risposte, mentre oggi incrocia richieste di contenuti, come video,
foto e film, con chi li produce. Lo afferma oggi in un’intervista
su Affari e finanza di Repubblica Hal Varian, capo-economista
dell'azienda di Mountain View. “E’ naturale che parliamo
molto più di prima con editori e major, produttori televisivi e
autori”, sottolinea Varian.

Il capo-economista di Google è a Roma per incontrare esponenti del
mondo economico e del governo per parlare di temi che vanno dalla
legislazione sul copyright al contributo che il numero uno dei
motori di ricerca può dare, con le sue immense banche dati, alla
comprensione della congiuntura economica. Da dopodomani Varian
sarà a Ginevra al Forum Wto. Una “svolta diplomatica” di
Google? “Un’evoluzione naturale e prevista”, preferisce
definirla Varian. Google sta combattendo su diversi fronti
antitrust, i suoi contratti per l’inserzione della pubblicità
online sono sotto esame e le polemiche con editori, major e
broadcaster non mancano. La risposta di Google è l’apertura al
dialogo.

Sulle regole del copyright, ad esempio, oggi ci sono, secondo
Varian, “costi e inefficienze che non vanno a vantaggio di
nessuno”. Le regole necessitano di aggiornamento: “Anni fa la
biblioteca della Carnegie Mellon University voleva digitalizzare
una serie di libri fuori catalogo ma non riuscì a trovare il 20%
dei titolari dei diritti e per quei libri si dovette rinunciare. Il
rischio di violare anche in buona fede un diritto d’autore può
provocare una multa fino a 150 mila dollari. Bisogna trovare dei
correttivi, tutti assieme e con accordi condivisi”.

Ma che cosa fa un “capo-economista” a Google? Varian racconta
di aver incontrato il Ceo Eric Schmidt al World Economic Forum di
Davos del 2002. I due hanno cominciato a parlare “di modelli
economici, teoria dei giochi e possibili applicazioni di queste
teorie al sistema delle aste tramite cui Google vende le parole per
la pubblicità sulle ricerche”. Il rapporto tra il Prof. Varian,
professore emerito alla Berkeley, e l’azienda si è poi
rafforzato, “anche perché l’analisi delle tendenze rivelate
dai miliardi di ricerche condotte su Google ha un valore crescente
per l’economia”. In pratica, le ricerche degli utenti danno
indicazioni importanti sulle tendenze economiche in atto.

E così, continua Varian, Google è in grado di “prevedere il
presente”. Per esempio quest’anno i flussi turistici stanno
evidenziando una forte crescita di presenze straniere in Italia e
Turchia; nell’auto, incrociando i dati e individuando gli
algoritmi più adatti, Google ha trovato che l’intensità delle
ricerche legate ai marchi e ai modelli ha anticipato i successivi
risultati di vendita. “Abbiamo visto che una crescita nelle
ricerche dell’1% dà mediamente una conseguente crescita dello
0,5% nelle vendite effettive. E’ facile immaginare i vantaggi di
poter disporre di simili informazioni”, sottolinea Varian. E il
meccanismo è valido non solo con i prodotti di largo consumo, ma
anche con quelli di nicchia.

Ma Google non è solo motore di ricerca. Ora sta per lanciare un
servizio musicale concorrente di iTunes, ha un sistema operativo
mobile di grande successo (Android), un browser e altro ancora. Non
somiglia sempre più ad Apple e Microsoft? “C’è una parte di
competizione ma anche di collaborazione”, risponde Varian. “A
noi serve che anche gli utenti di iTunes usino il nostro motore. Il
nostro obiettivo è sviluppare una piattaforma in grado di far
funzionare al meglio servizi diversi di soggetti diversi”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati