Adv online, gli operatori si danno un codice deontologico

Il documento firmato dai maggior player europei, tra cui Microsoft e Google, punta a garantire trasparenza e un corretto comportamento da parte delle aziende.  Iab Europe: “Diamo ai consumatori un maggiore controllo sulle info pubblicizzate”

Pubblicato il 14 Apr 2011

Un codice deontologico per gli operatori dell’advertising online
(Online Behavioural Advertising – Oba ). Lo hanno firmato le
principali aziende europee del comparto – tra cui spiccano colossi
come Google, Yahoo!, Microsoft e Aol – con lo scopo di garantire la
trasparenza e controllo da parte degli utenti della rete.

Tra i punti salienti del documento l’educazione e formazione nei
confronti di consumatori e aziende sull’Oba e sul codice stesso;
la trasparenza su un tema delicato come quello dell’acquisizione
dei dati personali da parte delle aziende che utilizzano strumenti
Oba, dando agli utenti informazioni chiare e precise attraverso
molteplici strumenti; garantire ai consumatori il controllo sulle
pubblicità Oba; sicurezza e uso limitato di tutti i dati personali
raccolti; limiti precisi alle pubblicità indirizzate
specificamente ai minori; limitazioni nella collezione di dati su
temi sensibili; meccanismi per la corretta applicazione del codice,
a garanzia della sua effettiva efficacia. Le aziende che
sottoscrivono e rispettano il codice saranno contraddistinte da un
marchio di qualità, pensato per segnalare agli utenti e alle altre
aziende che il codice di autoregolamentazione è stato sottoscritto
e correttamente applicato.

Agli utenti, verrà garantito il pieno controllo dei loro settaggi
di privacy attraverso una serie di nuovi strumenti. Una volta che
le aziende si saranno adeguate completamente al codice di
autoregolamentazione – entro giugno 2012 – tutte le pubblicità
display che utilizzano tecnologie Oba saranno contraddistinte da
un’icona, che gli utenti potranno facilmente identificare.
Cliccando sull’icona, gli utenti saranno reindirizzati verso il
sito dell’azienda, che non solo conterrà ulteriori informazioni,
ma permetterà loro di disattivare il messaggio pubblicitario.

Sempre con un semplice click, inoltre, si potrà accedere al sito
web www.youronlinechoices.eu, creato appositamente per approfondire
tutti i temi legati al codice di autoregolamentazione: sarà
possibile scoprire come proteggere e gestire le proprie preferenze
in tema di privacy e come disattivare le informazioni pubblicitarie
in pochi semplici passaggi.
“Tutte le tecniche di advertising online, non possono prescindere
dalla fiducia del consumatore – spiega Alain Heureux, Presidente
di Iab Europe – Il codice introduce una serie di norme di
autoregolamentazione, la cui corretta applicazione sarà garantita
attraverso una serie di strumenti. Questa iniziativa è il
risultato di oltre 18 mesi di pianificazione e collaborazione con
tutte le organizzazioni Europee che rappresentano pubblicitari,
agenzie ed editori”.
Dato che soltanto le aziende sottoscrittrici avranno l’obbligo di
rispettare i principi contenuti nel codice, questo verrà integrato
anche con le raccomandazioni stilate oggi stesso dalla European
Advertising Standard Alliance – Easa. Queste raccomandazioni
completano i principi contenuti nel codice e assicurano che tutto
l’ecosistema dell’advertising si impegni a rispettare delle
regole a garanzia di un maggiore controllo e capacità di scelta da
parte del consumatore.

“Queste regole si focalizzano sulla necessità di dare al
consumatore la possibilità di controllare le informazioni,
dandogli al contempo l’opportunità di comprendere come
esercitare nel modo più corretto questa nuova capacità di
controllo”, puntualizza Stephan Noller, Cahirman Policy Commitee
di Iab Europe e Ceo di nugg.ad.

Il codice di autoregolamentazione sull’Oba è anche un messaggio
alle istituzioni e una prova tangibile che il settore
dell’advertising online è in grado di darsi delle regole e
rispettarle. “Il vice-presidente della Commissione Europea Kroes
ha in vitato recentemente la industry a darsi delle regole in
merito all’Oba. Abbiamo quindi seguito le sue indicazioni e
crediamo che il risultato sia un ottimo esempio non solo in
relazione al tema del behavioural advertising ma in generale per
tutto il mondo dell’online”. ha dichiarato Mathias Ehrlich, Ceo
di United Internet Media, e Vice Presidente di Bundesverband
Digitale Wirtschaft (rappresentanza tedesca di Iab Europe).
Il codice di autoregolamentazione è disponibile per la
consultazione sul sito www.iabeurope.eu

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