L'INIZIATIVA

Agcom, linee guida sul pluralismo: via alla consultazione pubblica

L’authority sottopone agli stakeholder la propria strategia per la valutazione delle posizioni “di significativo potere di mercato”. Gli interessati avranno 45 giorni di tempo per valutare le iniziative proposte e indicarne di ulteriori

Pubblicato il 07 Apr 2023

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Portare la massima chiarezza e trasparenza sulla metodologia da utilizzare per valutare le posizioni di “significativo potere di mercato lesive del pluralismo”. E’ questo l’obiettivo delle linee guida approvate all’unanimità dal Consiglio Agcom che vengono ora sottoposte a consultazione pubblica.

Con l’avvio di questa procedura l’authority si adegua alle prescrizioni dell’articolo 51, comma 5, del decreto legislativo n. 208/2021, “che le richiede – si legge in una nota dell’authority – di definire la metodologia da adottare nelle proprie attività di vigilanza sul divieto di costituzione di posizioni di significativo potere di mercato lesive del pluralismo”.

I nuovi elementi di valutazione

I criteri individuati dal legislatore e dettagliati nelle Linee Guida – spiega Agcom – arricchiscono l’analisi del contesto concorrenziale con la valutazione della lesione del pluralismo che l’Autorità è chiamata a svolgere, tenendo conto dei nuovi elementi di valutazione, non più ancorati alle sole risorse economiche che compongono il Sistema Integrato delle Comunicazioni, ma anche ai servizi e prodotti di informazione.

Il ruolo dei nuovi device

“L’Autorità potrà pertanto analizzare tutti i fattori che concorrono a determinare posizioni di significativo potere di mercato che risultano lesive del pluralismo – spiega la nota – Con le nuove linee guida, la tutela del pluralismo assume pertanto una visione ecosistemica, anche  con riferimento alla filiera pubblicitaria, il cui valore (e rilevanza ai fini del pluralismo) dipende sia dalle audience raggiungibili dai servizi media offerti agli utenti, sia dalle modalità di consumo dei servizi medesimi e, quindi, dall’ampliamento dei device utilizzati per la loro fruizione (quali smartphone, smart TV, altoparlanti e dispositivi in cui sono integrati assistenti vocali, tablet, PC, ecc.)”.

45 giorni per esprimersi

Nella consultazione, che avrà una durata di 45 giorni dalla pubblicazione della delibera sul sito di Agcom – è espressamente richiesto agli interessati “di esprimersi sulle interpretazioni proposte dall’Autorità e di proporre, eventualmente, ulteriori criteri che possano integrare quelli definiti dal Legislatore nelle attività di verifica della presenza di posizioni lesive del pluralismo – conclude il comunicato – inteso anche come diversificazione delle fonti e delle opinioni, anche divergenti, accessibili al pubblico”.

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