La Francia dichiara guerra a Amazon e alle sue pratiche di dumping e annuncia un nuovo piano di aiuti alle librerie da 9 milioni di euro. “Oggi ne hanno tutti abbastanza di Amazon – ha detto il ministro della Cultura, Aurelie Filippetti, in occasione del Salone del libro di Bordeaux (Rencontres nationales de la librerie) – Ricorrendo a pratiche di dumping, Amazon taglia i prezzi per poter essere competitivo sul mercato e poi li fa risalire una volta stabilito il suo quasi-monopolio”.
“Il settore del libro è destabilizzato da alcuni siti che usano tutti gli strumenti in loro possesso per entrare sul mercato francese e europeo – ha aggiunto – Questa pratica sta distruggendo le librerie”. Il ministro ha fatto sapere di pensare di ridurre l’Iva per i libri dal 5,5% al 5% dal 2014 e ha annunciato un nuovo piano di sostegno alle librerie da 9 milioni di euro, al quale lo Stato contribuirà con 2 milioni di euro per gli editori, destinati alla “modernizzazione delle librerie” e alla “vendita on-line delle librerie indipendenti francesi”.
Questo nuovo piano di aiuti si aggiunge allo stanziamento di altrettanti 9 milioni di euro, annunciato dal governo in occasione del Salone del Libro di Parigi lo scorso marzo, di cui 5 milioni di euro destinati a un fondo di anticipo di tesoreria per i librai in difficoltà e gli altri 4 milioni di euro per mantenere in vita le piccole librerie di quartiere.
Amazon è indagata in Francia per evasione fiscale. Il fisco reclama 250 milioni di dollari (200 milioni di euro circa) per gli anni 2006-2010. Secondo Euromonitor, Amazon ha realizzato in Francia un fatturato reale di circa 1,63 miliardi di euro ma ne dichiara solo 110 milioni; nel 2011 il gruppo ha pagato solo 3,3 milioni d’imposte.