Sarà un settembre caldo per la guerra sulla tv del futuro, che
vede scendere massicciamente in campo le Web company sul terreno
tradizionalmente occupato dai provider di contenuti via cavo e
satellite. Scontro che si preannuncia durissimo negli Stati Uniti
dove accendono la miccia due giganti, Apple e Amazon, tutt’e due
alle prese con il corteggiamento selvaggio delle major del cinema –
da Nbc a Time Warner, da News Corp a Viacom – e ciascuna di loro
per differenti motivi. Apple punta a un’offerta di distribuzione
via iTunes di contenuti targati Fox (News Corp) e Abc (Disney),
mentre Amazon sta cominciando a mettere in piedi un nuovo servizio
di abbonamento.
Secondo il Wall Street Journal Amazon è in trattativa con le
maggiori società produttrici di entertainment per un servizio
simile a quello già offerto da Netflix che, oltre al servizio di
spedizione postale di dvd, permette ai clienti di consumare in
streaming film e programmi tv. I contenuti saranno accessibili sia
da browser, sia da terminali tv connessi al Web, da player Blu-ray
e dalle console di Microsoft.
Ma Apple potrebbe avere un asso nella manica in più: la stessa
Netflix. Secondo Bloomberg la società della Mela è pronta per
l’annuncio di un nuovo decoder che includerà, per i
sottoscrittori di Netflix, anche l’accesso al proprio archivio in
modalità “watch instantly”. Netflix, che già conta su proprie
apps per iPad, iPhone e iPod touch, ha firmato un contratto
quinquennale da 900 milioni di dollari con Paramount, Lions Gate e
Mgm per i diritti online di oltre 3mila titoli.
Si tratta però di evoluzioni complicate. Le media company sono
riluttanti a vendere a basso prezzo i loro contenuti più pregiati,
e pur tentando di non rimanere indietro nella folle fusione tra
Internet e la televisione, temono di veder un abbattimento degli
abbonamenti via cavo e satellite.