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Amazon sfida Spotify: arriva lo streaming musicale gratuito

La mossa di Jeff Bezos parte di una strategia che mira a far aumentare la diffusione di Alexa e degli smart speaker Echo. Scivolone in Borsa della società tedesca

Pubblicato il 16 Apr 2019

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Il 4% del valore di Spotify si è volatilizzato su un rumors. Un chiaro segnale di quello che il mercato pensa accadrà se davvero – come sembra – Amazon sta per lanciare il suo servizio di musica in streaming gratuito finanziato con spot pubblicitari. Un colpo basso che potrebbe costare caro a Spotify.

Amazon sembra che voglia lanciare il servizio come parte di una strategia per far aumentare la popolarità e diffusione di Alexa e dei suoi smart speaker Echo: il servizio di musica gratuita in streaming, spiega la rivista americana del settore, Billboard, utilizzerebbe proprio gli speaker come primo punto di partenza per conquistare i favori del mercato.
Sino ad ora Amazon ha avuto una sua offerta musicale digitale abbastanza tradizionale: il servizio Prime Music, che negli Usa fa parte del bouquet di servizi inclusi nella sottoscrizione di Amazon Prime, ma che negli altri Paesi come l’Italia devono essere acquisiti a parte (in Italia però Prime Video fa parte del bouquet). Amazon vende anche un servizio in abbonamento, Amazon Music Unlimited, a 9,99, che viene scontato a 7,99 dollari per gli utenti Prime.

Lo scontro con Spotify si gioca sui numeri. Amazon dichiara di avere “decine di milioni” di clienti paganti per il servizio Prime Music e per il suo servizio Amazon Music Unlimited. Spotify, che è quotata al NYSE e deve essere più precisa su questi dettagli perché costituiscono l’attività di business principale, spiega di avere 116 milioni di utenti che utilizzano il servizio gratuito supportato dagli spot e altri 96 milioni a pagamento, a febbraio 2019.

Nelle scorse settimane era uscita la notizia che negli Usa Apple Music, il servizio di musica solo in abbonamento di Apple, avrebbe raggiunto quota 28 milioni, contro i 26 di Spotify in quell’area. Una vittoria non solo psicologica ma che ancora non compromette al posizione di leader di mercato di Spotify, che comunque accusa Apple di concorrenza sleale in virtù delle regole che valgono all’interno dell’App Store di quest’ultima: penalizzando alcuni sviluppatori e valorizzandone altri, incluse ovviamente le app sviluppate dalla stessa casa di Cupertino. L’accusa non è nuova ma adesso Spotify ha formalizzato la denuncia davanti alla Commissione Europea.

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