Anec: serve accelerare il passaggio al digitale

Protti, presidente esercenti cinematografici: sale italiane ai primi posti in Europa per aggiornamento tecnologico

Pubblicato il 01 Dic 2009

“Il digitale è il futuro del cinema e accelerare il passaggio
delle sale alla proiezione digitale avvicina il nostro futuro”.
Così Paolo Protti, presidente dell'Anec, associazione
esercenti cinema, ha commentato il protocollo sulla
digitalizzazione delle sale, raggiunto nei giorni scorsi,
dall'industria cinematografica, intervenendo oggi alla 32a
edizione delle Giornate Professionali di Cinema, in svolgimento a
Sorrento con la partecipazione di circa mille esercenti,
distributori, produttori, artisti ed esponenti delle rappresentanze
di settore.

“Già centinaia di strutture  – ha aggiunto Protti – hanno
investito per adeguarsi al nuovo sistema, e molte altre ne
seguiranno presto l'esempio, mantenendo l'Italia ai primi
posti in Europa per aggiornamento tecnologico, anche grazie al
frutto di un lungo lavoro tra le associazioni che rappresentano
l'industria cinematografica.”.

Altrettanto importante per il presidente dell'Anem,
associazione esercenti multiplex, Carlo Bernaschi, è l'attesa
introduzione entro l'anno del tax credit, che darà un
ulteriore contributo alla digitalizzazione delle sale, e la cui
applicabilità, ha chiesto il presidente dell'Anem, deve essere
estesa oltre i limiti temporali attualmente fissati al 31 dicembre
del 2010. “Il digitale – ha concluso Bernaschi – cambierà la
faccia delle sale e favorirà la distribuzione di film per
l'intero arco dell'anno, senza pause, nemmeno
d'estate”.

Il digitale nelle sale italiane è tra l’altro sempre più
vicino, grazie all’accordo raggiunto tra i distributori e gli
esercenti cinema proprio oggi a Sorrento. Le linee guida del
protocollo siglato dalle due parti prevede la partecipazione dei
distributori alle spese affrontate dalla sale cinematografiche che
si convertiranno al digitale. In particolare, la distribuzione
riconoscerà agli esercenti il recupero del 75% delle spese che
questi sostengono per installare un impianto digitale 2k, con
sistema DCI.

Il costo medio per impianto è calcolato in 65mila euro a schermo,
più 5mila euro di oneri finanziari. Agli esercenti sarà pertanto
riconosciuto dai distributori un contributo per ogni film digitale
programmato, fino al raggiungimento del tetto massimo stabilito,
che sarà differente a seconda che gli esercenti usufruiscano o
meno del credito d’imposta.

L’applicazione partirà già dai prossimi giorni. “E’ una
grande opportunità per la crescita del mercato” – afferma
Protti. L'adesione al protocollo – precisa il presidente Anec –
“non è vincolante, ma tutte le distribuzioni che hanno
partecipato agli incontri preparatori si sono dichiarate
disponibili e sono convinto che anche la stragrande maggioranza
degli esercenti approfitterà dell'occasione. I primi a poterne
usufruire saranno gli esercenti che hanno già provveduto ad
installare il digitale nella propria sala”.

“Il digitale è la più grande rivoluzione dopo il colore” –
aggiunge il presidente dei distributori Anica, Michele Napoli –
“E' normale che interessi tutti, anche per i forti risparmi
che produce. Avevamo promesso di collaborare con l'esercizio,
che ci aveva chiesto aiuto, e abbiamo trasformato la promessa in
fatti concreti”.

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