“Wikileaks non potrà più sopravvivere al ritmo attuale. Il
denaro dei donatori non arriva perché tutti i nostri conti sono
bloccati. Valuto che perdiamo 500mila euro a settimana” l'ha
dichiarato il fondatore di Wikileaks Julian Assange davanti ai
microfoni di Radio Europe1 dopo essere comparso in tribunale a
Londra per apprendere che la richiesta di estradizione, avanzata
dalla Svezia, verrà stabilita dalla Corte Inglese il 7 e l' 8
febbraio.
Le pubblicazioni dei cables diplomatici vanno a rilento, le
principali testate giornalistiche che godono dell'esclusiva sui
documenti di Wikileaks, nell'ultimo periodo, non hanno
pubblicato nulla e, sul sito ufficiale, i documenti fruibili sono
fermi a 2017 su un totale di circa 250mila. Ma Assange non sembra
intenzionato ad arrendersi: “Gli attacchi contro di noi non sono
mai stati così forti, ma al tempo stesso anche il sostegno che
riceviamo non è mai stato così intenso. Il lavoro di Wikileaks
continua”.