IL CASO

Attacco troll a Mattarella, la Procura di Roma apre l’indagine

Attentato alla libertà del Capo dello Stato e offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica le ipotesi di reato. In audizione al Copasir il capo del Dis Alessandro Pansa

Pubblicato il 06 Ago 2018

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La procura di Roma apre un fascicolo sui presunti attacchi via web al presidente della Repubblica nella notte tra il 27 e il 28 maggio. L’indagine è chiamata ad accertare se il Quirinale sia finito in quella circostanza sotto un’offensiva organizzata di account troll su Twitter. Gli inquirenti hanno avviato formalmente l’inchiesta con le ipotesi di reato di attentato alla libertà del presidente della Repubblica e offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato. Il sospetto che si è diffuso negli ultimi giorni è che dietro questa vicenda possa esserci l’azione di troll russi.

A coordinare l’indagine, avviata alla luce d un’informativa redatta dalla Polizia postale, sono il procuratore aggiunto Antonio Racanelli e il pm Eugenio Albamonte. Tra i reati ipotizzati anche quello di sostituzione di persona in relazione agli oltre 400 profili twitter, tutti riconducibili ad un’unica origine, comparsi sui social network la notte del presunto attacco, dai quali si originarono messaggi di insulti e inviti alle dimissioni nei confronti del Presidente della Repubblica. Un vero e proprio “Tweetstorm” da cui venne generato l’hashtag #mattarelladimettiti, quando naufragò i primo tentativo di formare il governo guidato da Giuseppe Conte dopo la polemica sulla possibile nomina di Paolo Savona come ministro dell’Economia e delle finanze.

Oltre all’inchiesta giudiziaria è inoltre in corso un’indagine parlamentare coordinata dal Copasir, la commissione sui servizi segreti, che oggi ha ascoltato in audizione Alessandro Pansa, direttore generale del Dis, il dipartimento delle informazioni per la sicurezza di Palazzo Chigi.

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