“Renzi ci ha accolto benissimo, erano tutti nudi. Io poi sono amico personale di Rouhani, le statue le hanno coperte anche per me”. Così Roberto Benigni commenta all’uscita da Palazzo Chigi l’incontro avuto con il premier Matteo Renzi e il ministro della Cultura Dario Franceschini, al quale erano presenti anche altri 3 premi Oscar: Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore e Bernardo Bertolucci.
Già stamattina il regista e comico toscano aveva deliziato i giornalisti e i fotografi fuori dall’ingresso del palazzo: “Che ci faccio qui? Cosa ci fa lei magari! Io sono qui tutti i giorni e non la vedo mai – ha scherzato -. Sono qui a votare quella legge lì, la legge sui tombini“. Poco prima dell’inizio dei colloqui a 6 di Palazzo Chigi il portavoce di Renzi, Filippo Sensi, ha postato una foto su Twitter, commentandola con la frase più famosa della cerimonia degli Oscar: “And the Oscar goes to”.
Dietro l’invito ai 4 registi la volontà da parte del presidente del Consiglio e del ministro Franceschini di dialogare con importanti esponenti della cultura cinematografica italiana in vista del decreto che dovrebbe uscire dal Cdm. Tra le decisioni potrebbero rientrare infatti anche misure per il sostegno e il rilancio del settore cinematografico. Si parla di una vera e propria riforma del comparto, con alcune novità dal punto di vista fiscale, soprattutto per spingere nuovi investimenti.