Vincent Bolloré, imprenditore bretone (siede anche nel cda di Generali e Mediobanca), diventa, con il 5% del capitale, il primo azionista della multinazionale Vivendi (attività che spaziano dalle Tlc alla televisione fino al videogame) per quella che potrebbe essere la prima tappa di una scalata. Il nome di Bolloré sarà proposto come nuovo membro del consiglio di sorveglianza del conglomerato francese.
Bolloré aveva già ricevuto l’1,7% del gruppo con la cessione a Vivendi delle due reti televisive Direct 8 e Direct Star che Vivendi ha unito nel canale in chiaro D8. Grazie alla liquidità proveniente dalla vendita della quota (26,4%) della società inglese Aegis, Bolloré ha poi rastrellato sul mercato un altro 3,3% arrivando ai 66 milioni di titoli annunciati ieri. In un comunicato dichiara che questa cifra è quella “presentata a suo tempo come il livello che il gruppo intendeva raggiungere e conservare sul lungo periodo”. E che consente a Bolloré di fare fin da subito il suo ingresso nel consiglio di sorveglianza di Vivendi che in questo periodo sta attraversando una fase di cambiamento strategico. Il presidente ha infatti deciso di uscire dal settore della Tlc per concentrarsi sul polo dei media: Canal+, i videogiochi di Activision Blizzard e la casa discografica Universal.