BSkyB torna a scommettere sulla realtà virtuale investendo altri 400.000 dollari nella start-up californiana Jaunt, specializzata nella creazione di effetti video 3D in cui la pay-Tv britannica aveva già investito 350.000 dollari a dicembre 2013. BSkyB si mette così in prima linea tra le aziende che vogliono usare la realtà virtuale e il 3D per la televisione. Anche Facebook è entrata nell’arena acquisendo per 2 miliardi di dollari Oculus Rift, produttore di occhiali speciali per la realtà aumentata.
Jaunt permette ai broadcaster anche di filmare in 3D e di offrire agli spettatori un’esperienza 3D immersiva portando i loro contenuti su device come i visori della Oculus Rift oltre che sui tradizionali schermi televisivi o sui terminali mobili. “Jaunt vi farà viaggiare in posti lontani, sperimentare panorami mozzafiato, sedere in prima fila al vostro concerto preferito o allo stadio alla partita della squadra del cuore – mentre siete in salotto”, dice la società sul suo sito.
Tuttavia, fa notare oggi il Financial Times, le incursioni delle aziende tradizionali nella televisione e nel cinema 3D si sono finora dimostrate di scarso successo in parte perché pochi film sono stati realizzati col nuovo formato. “Se non ci sono abbastanza contenuti disponibili quando si lancia il servizio, il pubblico resta deluso”, commenta Steve Dann, chief executive di Amplified Robot, società londinese della realtà virtuale.
Sky, che anche ha aperto una piccola sede a San Francisco quest’anno, ha detto che i suoi investimenti in Jaunt le forniranno “migliori conoscenze sugli sviluppi e i progressi in questo settore”.
Gli investimenti di BSkyB in Jaunt seguono quelli in altre start-up tecnologiche, tra cui Roku, che produce device per lo streaming dell’online video, e Beamly, una app di social networking per la Tv prima nota come Zeebox. BSkyB ha anche dato 8 milioni di dollari al fondo di investimento Luminari Capital. L’obiettivo del broadcaster britannico è reinventarsi nell’era del digitale e del video online, di fronte alla concorrenza di provider nati su Internet come Netflix.