Ancora nessun accordo tra i presidenti delle società di Serie A sull’assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2021-2024. La riunione di oggi, ancora in videoconferenza, si è conclusa di nuovo con undici voti favorevoli all’offerta di Dazn (Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese) e nove astenuti (Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino), dopo un duro botta e risposta “epistolare” che ha visto emergere due schieramenti divisi non soltanto sui diritti Tv ma anche sull’ingresso nella Lega serie A dei fondi Cvc, Advent e Fsi. Un’operazione che porterebbe il consorzio ad acquisire il 10% della media company che nascerà per gestire i diritti commerciali del calcio, con un investimento da 1,7 miliardi di euro. A questo punto la decisione è rinviata alla prossima settimana, quando sarà di nuovo convocata l’assemblea, mentre la deadline prima che le offerte decadano, che è fissata al 29 marzo, si avvicina. Se si dovesse arrivare a quella data senza una decisione tutto potrebbe tornare in ballo, e la Lega potrebbe anche decidere di indire una nuova gara su basi diverse.
Dazn prepara lo sbarco sul digitale terrestre
La novità della giornata, però, al di là di una fumata grigia che era giudicata già alla viglia abbastanza probabile vista la distanza delle posizioni in campo, è il fatto che Dazn si sta attrezzando per poter trasmettere i match – se dovesse aggiudicarsi la gara – anche sul digitale terrestre, superando così i timori sugli eventuali problemi di copertura dello streaming sollevati da alcune società. Per rendere possibile questa prospettiva Dazn ha avviato un confronto con Persidera, operatore di rete controllato da F2i, per l’acquisizione delle frequenze che le consentirebbero di poter trasmettere su un canale in digitale terrestre. Al momento non si conoscono ancora i dettagli dell’operazione, che d’altra parte è vincolata agli esiti della gara in corso: l’unica cosa che pare certa è che il tempo a disposizione da qui ad agosto, quando inizierà il campionato di Serie A 2021, è ampiamente sufficiente per chiudere l’accordo con l’operatore di rete e approntare il canale in tempo per l’avvio della nuova stagione calcistica. In parallelo la piattaforma sta anche lavorando con Tim, grazie alla partner tecnologica e di distribuzione già stipulata con l’operatore di tlc, per ottimizzare la propria qualità di trasmissione anche in streaming, preparandosi a flussi di traffico che potrebbero essere molto più alti di quelli registrati fino a oggi.
Le offerte in campo
Al momento le offerte in campo, lo ricordiamo, sono quella di Dazn, che conta su una partnership tecnologica e di distribuzione con Tim, che ammonta a 840 milioni di euro per l’esclusiva di 7 match di ogni turno e la condivisione degli altri 3 con Sky, e quella di Sky, che mette sul piatto 750 milioni per tutte le partite con esclusiva solo sul satellitare ma che lascia aperta la possibilità per la Lega di creare un proprio canale in streaming per la trasmissione online dei match.
Alta tensione tra i club: botta e risposta via lettera
La polemica è partita da una lettera inviata nei giorni scorsi ai vertici della Lega Serie A da sette club, Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Napoli ed Hellas Verona, che ribadivano la loro contrarietà all’ingresso dei fondi e sollecitavano una decisione rapida in merito ai diritti televisivi, arrivando a prefigurare “legittime pretese risarcitorie” verso chi possa fare ostruzionismo per bloccare la gara. Finché non saranno stati assegnati i diritti televisivi, questa la posizione dei sette club, non sarà presa “neppure in esame alcuna nuova proposta o progetto da parte del Consorzio o di altri soggetti”.
La risposta, firmata da Roma, Bologna, Torino, Crotone, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Benevento e Spezia, è arrivata ieri sera, e anche in questo caso i toni sono stati particolarmente duri: “Porre in relazione l’assegnazione dei diritti tv e l’operazione fondi è sì una condotta ostruzionistica e dilatoria”, affermano, aggiungendo che le minacciate azioni risarcitorie “sarebbero gravi e fuori luogo in qualsiasi contesto”. I nove club inoltre entrano nel merito della gara per l’assegnazione dei diritti tv, chiedendo un approfondimento “sulla capacità di Dazn/Tim di coprire tutto il territorio italiano” e sul business plan del canale “che si potrebbe creare con le dieci partite trasmissibili in OTT come complemento dell’offerta SKY”. Approfondimenti ritenuti “doverosi prima di prendere una decisione che vincolerà il nostro futuro nei prossimi tre anni”, conclude la lettera, aggiungendo che “sarebbe gravissimo che in loro assenza si procedesse all’assegnazione”.
Quanto ai fondi, mantengono in questo momento una posizione di attesa, facendo emergere il proprio “approccio assolutamente neutrale rispetto all’assegnazione dei diritti”, e auspicando “che la scelta venga compiuta in maniera celere così da poter passare il prima possibile a riparlare del progetto di lungo periodo”.
A cercare la mediazione è il presidente della Lega Serie A, Paolo dal Pino, che anche chiudendo l’assemblea di oggi ha invitato le società a “ritrovare l’unità di intenti che per molti mesi ha caratterizzato l’assemblea e a lavorare con spirito costruttivo ripartendo da quanto deciso poche settimane fa”.