L’assemblea della Lega serie A si è chiusa anche oggi senza una decisione sull’assegnazione dei diritti televisivi del massimo campionato per il triennio 2021-2024. La situazione sembra a questo punto in stallo, con il termine della gara fissato per il 29 marzo che si avvicina, mentre una nuova riunione sarà convocata per la prossima settimana, probabilmente per venerdì 12 marzo. Se si dovesse arrivare al 29 senza una decisione – ma una prospettiva del genere risulta ancora prematura – tra le possibilità in ballo ci sarebbe anche quella di annullare il bando per formularne uno nuovo su basi diverse.
All’assemblea iniziata oggi attorno a mezzogiorno, che si è svolta in videoconferenza, hanno partecipato tutti i rappresentanti delle 20 società del campionato di calcio di Serie A. Due le offerte in campo, quella di Dazn, che conta su una partnership tecnologica e di distribuzione con Tim, che ammonta a 840 milioni di euro per l’esclusiva di 7 match di ogni turno e la condivisione degli altri 3 con Sky, e quella di Sky, che mette sul piatto 750 milioni per tutte le partite con esclusiva solo sul satellitare e la possibilità per la Lega di creare il proprio canale in streaming.
A favore della proposta della piattaforma di streaming si sono espresse 11 società: Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese, mentre le altre nove (Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino) si sono astenute. Un risultato che ha ricalcato quello che si era già registrato nell’assemblea della scorsa settimana. Perché un’offerta possa essere accettata, lo ricordiamo, è necessario che abbia l’ok di almeno 14 società.
Tra i punti all’ordine del giorno della riunione di oggi c’è stato anche il tema dell’ingresso dei fondi di private equity, che è tornato all’attenzione della Lega serie A nelle ultime settimane. Il tema sul tavolo è la proposta del consorzio Cvc-Advent-Fsi, che si è fatto avanti per acquisire il 10% della media company che nascerà con l’obiettivo di gestire i diritti commerciali del calcio, con un investimento da 1,7 miliardi di euro. Dopo un primo via libera all’offerta arrivato a novembre, si tratta adesso di mettere a punto i contratti definitivi per sancire l’alleanza e la nascita della newco, anche se non sono ancora state chiarite le modalità di ripartizione dei proventi dell’operazione tra le società e altri dettagli tecnici, con la proposta che non registra ancora – anche in questo caso – un accordo tra tutti i presidenti.