IL CASO

Calcio e diritti Tv Serie A, nuovo round Sky-Dazn

Archiviato il turno infrasettimanale, i presidenti torneranno a riunirsi per decidere tra le due offerte. Si riparte da 11 favorevoli alla proposta della piattaforma di streaming e 9 astenuti. All’ordine del giorno dell’assemblea anche l’ingresso dei fondi, con la presenza di Cvc-Advent-Fsi

Pubblicato il 03 Mar 2021

diritti Tv serie A

Tornerà a riunirsi domani – in prima convocazione alle 9:30 e in seconda convocazione alle 11:30 – l’assemblea della Lega Serie A, di nuovo in videoconferenza. A meno di una settimana dall’ultimo incontro, in cui si è registrata una fumata nera rispetto all’assegnazione dei diritti Tv Serie A per il triennio 2021-2024 (con 11 voti a favore di Dazn e 9 astenuti), i dirigenti delle società del massimo campionato tornano così a incontrarsi, per affrontare insieme alla questione dei diritti televisivi anche un altro argomento che è sul tavolo  da mesi, quello dell’ingresso dei fondi di private equity, e nello specifico del consorzio Cvc-Advent-Fsi, che hanno proposto di acquisire il 10% della media company che nascerà con l’obiettivo di gestire i diritti commerciali del calcio, con un investimento da 1,7 miliardi di euro. Dopo un primo via libera all’offerta arrivato a novembre, si tratta adesso di mettere a punto i contratti definitivi per sancire l’alleanza e la nascita della newco, anche se non sono ancora state chiarite le modalità di ripartizione dei proventi dell’operazione tra le società e altri dettagli tecnici. All’assemblea di domani è tra l’altro segnalata la presenza dei rappresentanti di Cvc-Advent-Fsi. Ma alcuni rumors che sono circolati nelle ultime settimane hanno lasciato intendere che le perplessità iniziali di alcuni presidenti rispetto all’ingresso dei fondi siano ultimamente tornate a galla, e che il closing dell’operazione non sia così scontato come sembrava. Sul tavolo della riunione di domani, infine, ci dovrebbe anche essere l’esito della gara per la cessione dei diritti Tv per l’area Medio Oriente e Africa, sempre in relazione al triennio 2021-2024.

Quanto infine al dossier più “caldo”, quello della cessione dei diritti Tv Serie A per l’Italia, in pista ci sono al momento due offerte:  quella di Dazn, che conta su una partnership tecnologica e di distribuzione con Tim, che ammonta a 840 milioni di euro per l’esclusiva di 7 match di ogni turno e la condivisione degli altri 3 con Sky, e quella di Sky, che mette sul piatto 750 milioni per tutte le partite con esclusiva solo sul satellitare e la possibilità per la Lega di creare il proprio canale in streaming.

La novità principale di questa tornata dell’asta, come spiega Augusto Preta in un’intervista a CorCom, è quella che per la prima volta un’offerta in streaming si presenta come alternativa, e non complementare, a quella satellitare, con un’offerta economica superiore a quella presentata da Sky. Dal ca la società guidata da Maximo Ibarra può contare su una solidità e su un livello qualitativo indiscutibile, come aggiunge Claudio Campanini, Ad della unit Italiana di Kearney.

Alla riunione della Lega di domani si arriva dopo una serie di tensioni e di polemiche, con un botta e risposta dai toni duri tra Sky e Dazn, che lascia presagire anche la possibilità di eventuali strascichi dopo l’assegnazione dei diritti: in una lettera indirizzata alla Lega Serie A infatti Ibarra aveva sottolineato come l’accordo di distribuzione tra Dazn e Tim potrebbe “generare potenziali criticità concorrenziali e di compatibilità con la legge Melandri”, dal momento che “Tim beneficerebbe di un trattamento preferenziale nella distribuzione di Dazn, pur essendo Tim l’operatore incumbent con maggiore forza di mercato in Italia, in particolare nel segmento broadband”. Dal canto suo la piattaforma di streaming aveva replicato – sempre con una lettera indirizzata alla Lega Serie A –  respingendo “la preoccupazione espressa (da Sky, ndr) circa una penalizzazione dei tifosi che, si dice, non avrebbero più garantita una pluralità di visione, considerando che il mercato del calcio è storicamente caratterizzato da un soggetto dominante come anche emerso dalle recenti decisione di Agcm“.

Dazn Group nomina il nuovo presidente

Mentre in Italia ci si avvia alla definizione dei diritti televisivi per il triennio 2021-2024 Dazn Group ha annunciato ieri l’ingresso nel COnsiglio d’amministrazione di Kevin Mayer,  che assume la carica di presidente del board.  Con oltre tre decenni di esperienza dirigenziale nel settore dei media, “Mayer fornirà una direzione strategica al team di leadership di Dazn”, spiega l’azienda in un comunicato. In passato Mayer è stato Presidente Direct-to-Consumer e International presso The Walt Disney Company. “In qualità di Chairman, sono entusiasta all’idea di lavorare con il leadership team per contribuire al successo di DAZN a livello globale – afferma Mayer – Da quando ho iniziato a lavorare con Access Industries lo scorso anno, sono rimasto impressionato dalle ambizioni e dalla capacità di DAZN di crescere rapidamente e non vedo l’ora di condurre Dazn nel prossimo capitolo della sua crescita”.

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