Nelle scorse settimane in Italia si è registrato un evento a suo modo “storico”. Per la prima volta i diritti per la trasmissione dei match della Serie A di calcio sono stati assegnati dalla Lega Serie A a una piattaforma di streaming, Dazn, la cui offerta – 840 milioni di euro l’anno per il triennio 2021-2024 – è stata preferita a quella di Sky da 750 milioni di euro l’anno. Dazn, che conta su una partnership tecnologica e di distribuzione con Tim, ha così guadagnato la possibilità di trasmettere tutti e 10 i match di ogni turno del massimo campionato di calcio, sette in esclusiva e tre in coesclusiva, mentre è ancora da assegnare “l’altro ramo” della coesclusiva: i presidenti dei club della serie A decideranno nei prossimi giorni di quest’ultima questione. Al momento sull’assegnazione dei diritti pende ancora un ricorso, quello presentato da Sky, che potrebbe lasciare ancora aperta una porta a una conclusione diversa della vicenda, ma al di là di questo rimane in ogni caso la circostanza che con la decisione della Lega Serie A è stato compiuto un passo “simbolico” importante destinato a cambiare le abitudini degli italiani.
Ma non solo: se tutto dovesse andare in porto per come è stato deciso dall’assemblea dei presidenti della Serie A, il fatto che uno dei contenuti di primo piano dello sport più amato dagli italiani andrà dall’anno prossimo in streaming potrebbe essere una risposta decisiva a uno dei dilemmi degli ultimi anni: il fatto che le tecnologie si stiano diffondendo rapidamente, che gli operatori e le istituzioni stiano investendo in questo settore, mentre la domanda nel Paese rimane spesso ancora debole. A spingerla potrebbe essere, come è successo a suo tempo per la Pay Tv, sia nel campo satellitare sia in quello del digitale terrestre, proprio il calcio. Con le famiglie che potrebbero essere spinte ad attivare connessioni in banda ultralarga per poter seguire in Tv le proprie squadre del cuore prima che per poter usufuire di tutti gli altri servizi abilitati dall’internet veloce.
A questo tema dedicherà il proprio approfondimento del 29 aprile 360ONTV al centro della notizia, in programma dalle 18:00 alle 18:45. Un panel di esperti spiegherà cosa cambierà per i consumatori, quali sono le sfide più importanti che il mercato dei media e della pay tv sarà chiamato a fronteggiare, quali opportunità e quali eventuali problemi apre questo nuovo scenario. Con un focus dedicato anche alla pirateria, per capire come si sta evolvendo e cosa si può fare per arginare un problema che sta causando danni gravissimi all’intera industria culturale del Paese.
All’appuntamento, con la conduzione di Antonello Salerno, (qui il link per la registrazione) parteciperanno Mirella Liuzzi – parlamentare del Movimento 5 Stelle, membro della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera oltre che ex sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico (da settembre 2019 a febbraio 2021), Augusto Preta, Presidente del Chapter Italiano dell’International Institute of Communications, founder e Ceo di ITMedia Consulting, Paolo Antonietti, Associate Partner Sport Innovation di P4I – Partner4Innovation e Federico Bagnoli Rossi, segretario generale di Fapav, Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali.