Calcio e serie in abbonamento, da domenica primo aprile si possono “portare in viaggio” in tutta Europa. E’ frutto della normativa sulla portability e fa seguito all’abolizione del roaming fra Paesi dell’Unione introdotta nel 2017. “Un passo in più verso il mercato unico digitale, commentano il vp della Commissione europea Andrus Ansip e la Commissaria Mariya Gabriel: “I cittadini sono al centro di tutte le nostre iniziative digital”, gli europei che viaggiano “non dovranno più perdersi i film, le serie televisive, le trasmissioni sportive, i giochi o gli e-book per i quali hanno sottoscritto un abbonamento digitale nel proprio paese”.
Ma non solo si potranno portare “in viaggio”: la durata della portabilità viene estesa a tutto il periodo di tempo in cui un utente rimane “fuori sede”: streaming garantito, in altre parole, per tutti gli studenti Erasmus. Del resto è proprio pensando anche ai nuovi consumi dei millenial che è stata costruita la norma. Secondo la Ue quasi il 60% dei giovani europei dichiara che la facoltà di viaggiare continuando a fruire dei loro abbonamenti è un fattore importante nel momento in cui scelgono di abbonarsi ai servizi online.
La normativa si applicherà ai servizi a pagamento, ma i fornitori di contenuti gratuiti potranno decidere di applicarla. Anche i fornitori di contenuti online beneficeranno delle nuove norme e non saranno più costretti ad acquistare licenze per le regioni in cui viaggiano i loro abbonati.
Nessun cambiamento invece per l’acquisto di contenuti online dal catalogo di un Paese diverso da quello dell’utente. Su questo punto l’Europa non cede: nonostante siano saltate le barriere nel commercio elettronico con il via libera all’acquisto online di beni fisici e digitali senza costi extra, per i contenuti coperti da copyright si riparlerà fra due anni.
La nuova normativa risponde alla domanda di contenuti online. La spesa dei consumatori per i servizi di streaming video in abbonamento è aumentata del 113% all’anno tra il 2010 e il 2014, mentre l’incremento del numero di utenti è stato del 56 % tra il 2014 e il 2015. Secondo le stime, inoltre, nell’Ue sono almeno 29 milioni le persone che potrebbero utilizzare la portabilità transfrontaliera (il 5,7 % di tutti i consumatori): una cifra destinata ad aumentare notevolmente per raggiungere i 72 milioni di consumatori entro il 2020.