“Le nostre condizioni di servizio stabiliscono chiaramente che l’abbonamento è personale e non cedibile, la concurrency consente di vedere contenuti in contemporanea su più dispositivi. Dal nostro monitoraggio abbiamo invece riscontrato che la funzionalità è sfruttata in modo scorretto da utenti che mettono in vendita una delle due utenze. Un cambiamento sarà quindi possibile ma in futuro, probabilmente dalla prossima stagione. Il nostro obiettivo, comunque, resta sempre quello di fornire un’esperienza flessibile all’utente e quindi introdurremo abbonamenti modulabili in base alle diverse esigenze, per esempio con forme di sottoscrizione familiare”. Così Veronica Diquattro, Chief revenue officer di Dazn per l’Europa, spiega in un’intervista a Milano Finanza la strategia della piattaforma per la prossima stagione: una scelta che ha l’obiettivo di porre un freno agli utilizzi scorretti del “doppio account”, tecnicamente “concurrency”, che consente agli utenti di vedere lo stesso evento in contemporanea su un massimo di due dispositivi.
Ma l’intervista è anche l’occasione per fare un punto più complessivo su questi primi mesi della trasmissione della Serie A in streaming. A partire dalla partnership con Tim, che l’operatore vorrebbe rinegoziare a causa dei risultati che valuterebbe non soddisfacenti: “Non posso entrare nei dettagli commerciali dell’accordo con Tim, con cui già nello scorso triennio abbiamo sviluppato un percorso di conoscenza reciproca. Siamo soddisfatti di quanto fatto sino a oggi e aperti a lavorare con il nuovo management dell’azienda – prosegue Diquattro – il nostro auspicio è di poter continuare a collaborare e auspichiamo pertanto che il rapporto sia di lungo periodo”.
Quanto ai disservizi registrati a inizio stagione, la manager sottolinea che “il passaggio allo streaming è stato un passaggio di tecnologia e di abitudini radicale. Siamo quasi alla fine del girone di andata e le problematiche fisiologiche di aggiustamento sono ormai da considerarsi superate. (…) Una fase di transizione era del resto prevedibile mentre si predisponevano nuove tecnologie per sostenere numeri senza precedenti in Italia”.
Sulla metodologia per la rilevazione dell’Audience Diquattro aggiunge che Dazn è “in contatto con Agcom per trovare una soluzione definitiva e di lungo periodo”, pur rilevando che la soluzione ibrida Auditel-Nielsen fin qui utilizzata era “la sola soluzione attuabile nel limitato periodo di tempo tra l’assegnazione dei diritti e la partenza del campionato”.
Infine una risposta sulla qualità della rete in Italia: “In collaborazione con le autorità e i fornitori di servizi internet abbiamo effettuato un lavoro di potenziamento della rete che rispetto ad altri Paesi sconta alcuni ritardi – spiega Diquattro – Da parte nostra abbiamo investito circa 10 milioni e prevediamo di fare altrettanto nei prossimi anni sul potenziamento dell’infrastruttura italiana, triplicando la capacità di trasmissione sul territorio con una nuova tecnologia, Dazn Edge, e predisponendo così oltre 40 cache dedicate sul territorio italiano per coprire le aree che avevano più difficoltà di copertura”.