“E’ l’inizio di un percorso rappresentativo di diverse realtà del Paese per mettere a fuoco alcune questioni su cui lavorare poi con l’Istat. Il senso dell’iniziativa è quello espresso già da Renzi: il servizio pubblico appartiene al Paese e l’obiettivo ultimo è la sua rilegittimazione attraverso un rapporto forte con il sistema Italia”. Lo ha detto il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, in occasione dell’avvio della consultazione pubblica all’Auditorium Parco della musica di Roma, in vista del rinnovo della Convenzione con la Rai.
Giacomelli ha ricordato che “è la prima volta che si svolge una consultazione di questo tipo in Italia”. Il sottosegretario ha quindi sottolineato che la concessione, che scade il 6 maggio, sarà prorogata fino a fine ottobre per avere “un margine di tranquillità. Non possiamo – ha spiegato – contingentare i tempi. L’Istat elaborerà i risultati dei tavoli tecnici, poi dal 1 maggio al 15 giugno saranno sottoposti via Internet i quesiti ai cittadini. Quindi metteremo a punto lo schema di Convenzione che verrà sottoposto al passaggio parlamentare”.
Giacomelli ha quindi risposto alla Cgil, che lamentava l’assenza dei rappresentanti dei lavoratori ai tavoli tecnici. “Non si trattava di una singola trattativa – ha risposto -, abbiamo immaginato un percorso con una presenza larga della società civile da coinvolgere nel dibattito. Non escludo che ci possa essere poi un confronto con i sindacati, fermo restando che i primi loro interlocutori sono i vertici aziendali”.