Legge di stabilità

Canone Rai in bolletta, è scontro nel Pd

Previste dieci rate ma la bolletta è bimestrale, i dubbi sui pagamenti. Michele Anzaldi: “La norma è pasticciata, se non cambia emendamenti per modificarla”

Pubblicato il 20 Nov 2015

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Polemiche nel Partito democratico sul canone rai: il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Giorgio Santini, dice che sulla rateizzazione del pagamento del canone Rai in bolletta elettrica “non c’è nessuna confusione” mentre per Michele Anzaldi, sempre Pd e membro della Commissione parlamentare di vigilanza,, la norma è “pasticciata” e “se dovesse arrivare così alla Camera, presenterò emendamenti per modificarla”.
Inizialmente, la legge di Stabilità (che abbassa il canone Rai da 113,5 euro a 100 e il pagamento attraverso la bolletta elettrica) non prevedeva alcuna rateizzazione, ma indicava che il pagamento del canone “avviene mediante addebito” sulle fatture emesse dalle aziende di vendita di energia elettrica. In commissione Bilancio il Pd aveva presentato un emendamento per spalmare il pagamento in due rate nel 2016 e diluirlo in ogni bolletta nel 2017. La versione definitiva (ottenuta con un emendamento delle relatrici) prevede il pagamento in dieci rate. Ma visto che la bolletta elettrica è bimestrale le rate potrebbero essere al massimo cinque, quindi in contrasto con la norma che ne prevede dieci.

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