La nuova modalità di pagamento del canone Rai, che quest’anno ha visto l’importo, inserito nel pagamento della bolletta elettrica, scendere a 100 euro, frutterà grazie al contrasto all’evasione un recupero di circa 258 milioni di euro. Ad annunciarlo è la direttrice generale dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, ascoltata in audizione dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “La stima – ha detto – è di 258 milioni di euro, ed è grosso modo ciò che si presume di recuperare alla fine di questa operazione. Gestire questo passaggio è stata un’operazione di grande complessità”. La cifra annunciata in audizione non è in ogni caso, per il momento, basata su dati reali, ma rimanda alla relazione tecnica della manovra finanziaria dello scorso anno, quando veniva quantificato il risultato che ci si attendeva dalla nuova modalità di pagamento. Secondo le ultime stime del Governo, in realtà, l’incasso dovrebbe essere, anche se non di molto, superiore alle previsioni iniziali.
Ammonta intanto a un miliardo e 76 milioni di euro l’importo incassato fino a settembre dalle compagnie elettriche, che non è ancora stato contabilizzato nelle entrate dello Stato perché le modalità di ripartizione degli incassi (quota canone Erario, quota concessione governativa Erario e quota regione Sicilia) sono ancora in via di definizione. La cifra emerge dal Bollettino delle Entrate tributarie del mese di settembre. L’incasso dello scorso anno, non confrontabile proprio per le diverse modalità di pagamento, si era attestato a quota 1.649 milioni di euro.
il miliardo incassato finora si riferisce solo a una prima tranche dei pagamenti effettuati. Una parte sostanziosa dell’incasso non è stata ancora contabilizzata, e mancano all’appello le bollette pagate dai cittadini che hanno avuto il canone addebitato successivamente al mese di agosto e i pagamenti dei contribuenti residenti nelle isole, che hanno potuto pagare tramite F24 fino alla fine di ottobre.