Caso Break-Rti, il legale: “Perché far pagare ai provider la ricerca dei video pirata?”

L’avvocato Marco Bellezza, dello studio legale Portolano Cavallo spiega a CorCom la decisione del tribunale di Roma che ha condannato l’aggregatore di contenuti Break a risarcire Mediaset: “La responsabilità degli Isp è stata considerata in termini di dicotomia hosting passivo/hosting attivo”

Pubblicato il 06 Mag 2016

marco-bellezza-portolano-160506124240

La sentenza del tribunale di Roma sul caso Break-Rti sembra consolidare un orientamento che ricostruisce le norme sulla responsabilità degli internet service provider in termini di dicotomia hosting passivo/hosting attivo. Lo spiega Marco Bellezza, avvocato dello studio legale Portolano Cavallo, a CorCom.

Sul caso Break-Rti la decisione del Tribunale di Roma si differenzia da altre su temi simili (Tribunale Milano): in cosa, esattamente?

La decisione si pone in controtendenza rispetto ad altre emanate in tempi recenti su casi e il riferimento è, in particolare, alla sentenza della Corte di Appello di Milano nel caso RTI/Yahoo! del gennaio 2015. Sembra consolidarsi un orientamento del Tribunale di Roma che ricostruisce le norme sulla responsabilità degli internet service provider in termini di dicotomia hosting passivo/hosting attivo. Una distinzione che assoggetta il fornitore di servizi internet alle regole ordinarie della responsabilità civile, allorquando eserciti un ruolo non meramente passivo e neutrale sui contenuti diffusi dagli utenti. La giurisprudenza milanese sul tema appare, al contrario, orientata a un’interpretazione più internet-friendly e probabilmente più fedele al dettato normativo, allorquando parla di provider “evoluto” cui viene accordata, a determinate condizioni, l’esenzione dalla responsabilità prevista dalla normativa vigente.

La decisione non ritiene necessario che i titolari dei diritti indichino la Url del contenuto piratato: dunque la ricerca dei contenuti illeciti è a carico all’hosting provider?

Si tratta dell’elemento più significativo e al tempo stesso più controverso della decisione. La normativa vigente sul tema non fornisce indicazioni circa i contenuti che una diffida degli aventi diritto debba avere per far insorgere in capo al provider un obbligo di attivazione. Occorre considerare, tuttavia, come secondo un principio generale in materia di ripartizione dell’onere probatorio, chi afferma di aver subito un illecito extracontrattuale ha l’onere di dimostrare i fatti costitutivi della propria pretesa. Su queste premesse la Corte di Appello di Milano nel caso citato ha riconosciuto che il titolare dei diritti che non indichi in maniera espressa gli URL delle pagine dove risultano pubblicati illecitamente i propri contenuti, non assolve compiutamente al proprio onere probatorio. Quest’opzione deve essere valutata anche in termini di analisi economica del diritto. Siamo certi che sia efficiente porre a carico dei provider, piuttosto che dei titolari dei diritti, i costi relativi alla ricerca dei contenuti segnalati genericamente dai titolari e quindi, in definitiva, costi di enforcement dei diritti di proprietà intellettuale altrui? Sotto questo profilo la Corte di Giustizia dell’Unione europea nel caso Telekabel, ma anche nelle sentenze gemelle Sabam, ha fornito utili indicazioni ai giudici nazionali valorizzando l’esigenza di garantire un equo bilanciamento dei diritti coinvolti e valorizzando al contempo i diritti dei provider che si confrontano con i titolari dei diritti.

Non è la prima volta che si richiede all’hosting di svolgere un ruolo di “guardiano”, cosa prevede a riguardo il quadro normativo europeo?

La disciplina comunitaria sul punto è chiara: nessun obbligo di sorveglianza preventiva o generalizzata a carico del provider sui contenuti caricati o scambiati dagli utenti, ma solo obblighi di attivazione successivi rispetto a contenuti segnalati dagli aventi diritto o scoperti dallo stesso provider e aventi natura illecita. Tale disciplina che ormai ha 16 anni (un’eternità nel mondo di internet) si è dovuta confrontare con uno sviluppo inarrestabile di nuove piattaforme e servizi in questi anni. L’opera della giurisprudenza sul tema è stata fondamentale sotto questo profilo, ma penso sia arrivato il momento di procedere ad una modernizzazione della disciplina che sappia adattarsi all’attuale scenario tecnologico e di mercato e ponga le basi, o quantomeno non ostacoli lo sviluppo, delle piattaforme e dei servizi di domani. La Commissione europea appare orientata in tale direzione e un punto dal quale partire potrebbe proprio essere l’omogeneizzazione delle procedure di notifica e di segnalazione dei contenuti illeciti a livello europeo, anche per superare le incertezze determinate dalle singole decisioni nazionali.

Ma allora qual è la strada più efficace per gestire i contenuti pirata?

Il contrasto alla pirateria, che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante in termini di strumenti anche tecnologici oltre che legislativi di protezione dei diritti, non passa solo attraverso l’enforcement nelle aule di tribunale o innanzi alle autorità nazionali. Nessuno ha la bacchetta magica su questo tema molto sentito ed attuale. La lotta alla pirateria non si può tuttavia, fermare all’enforcement, ma deve muoversi in maniera più efficace su altri versanti quali la promozione dell’offerta legale di contenuti e il contrasto della pirateria commerciale adottando la logica del follow-the-money.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video & Podcast
Social
Iniziative
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati