Prisa continua a guardarsi intorno per trovare nuovi potenziali
acquirenti per Digital Plus. Il gruppo dei media numero uno in
Spagna ha rivelato al Financial Times di essere in trattative con
altri potenziali investitori, dopo essersi accordato la scorsa
settimana per vendere parte del business nella tv via satellite al
colosso delle telecomunicazioni Telefonica. Juan Luis Cebrián,
chief executive di Prisa, che pubblica tra l’altro il quotidiano
El País, ha detto che il processo per “incorporare investitori
esterni in parti del gruppo è ancora in corso”. Telefonica si è
accordata per pagare 470 milioni di euro per acquistare una quota
del 21% nel business di pay-tv del gruppo dei media, che conta 2
milioni di abbonati. Ma Prisa è pronta a vendere altre quote, a
quanto risulta al Financial Times. A chi? Cebrián ha rivelato che
l’italiana Mediaset (che in Spagna già controlla Telecinco)
“sembra ancora interessata”, così come altri investitori. In
passato si sono fatti avanti sia Mediaset e Telefonica che Vivendi
e News Corp per l’acquisto dell’intera Digital Plus, ma Prisa
ha abbandonato l’idea di vendere la sua divisione a un solo
acquirente perché non ha ottenuto il prezzo che desiderava.
Ora il gruppo dei media, che ha bisogno di fare cassa perché
oberato dai debiti (5 miliardi di euro in tutto), non vuole perdere
il controllo delle sue filiali e nemmeno “spezzettare il
gruppo”, ha chiarito Cebrián, “anche se siamo in trattative
con possibili equity partner su diversi fronti”. L’obiettivo
sembra dunque quello di vendere singole partecipazioni: il ricavato
servirà in particolare a pagare il prestito-ponte di 1,8 miliardi
di euro chiesto, proprio prima della crisi economica globale, per
rilevare la quota degli azionisti di minoranza di Sogecable, la
holding che controlla Digital Plus e Cuatro, il canale gratuito di
Prisa. La successiva decisione di Telefonica di mettere all’asta
il suo 17% in Sogecable ha colto Prisa di sorpresa costringendola a
cercare nuovi finanziamenti.
La vendita di quote di Digital Plus, adesso, non solo farebbe
affluire prezioso contante nelle casse di Prisa, ma porterebbe
nuovamente il gruppo dei media e Telefónica nello stesso cda dopo
una separazione di due anni. Come parte dell’accordo, la
compagnia telefonica nominerà due rappresentanti nel cda di
Digital Plus. Il settore dei media spagnolo sta vivendo una fase di
consolidamento: il mercato è sovraffollato ed è stato duramente
colpito dalla recessione e dalla crisi finanziaria globale.