Cina, la ritirata di Google fa impennare i conti di Baidu

Raddoppio del fatturato e utile netto a +171% per il motore di ricerca locale grazie ai proventi della pubblicità “confluiti” dal search engine americano

Pubblicato il 01 Feb 2011

Si potrebbe dire che la ritirata di Google dalla Cina ha fatto
molto bene a Baidu. Il primo motore di ricerca cinese ha quasi
raddoppiato il suo fatturato e registrato una crescita del 171%
dell’utile netto nel quarto trimestre 2010, grazie al fatto che
l’allontanamento del suo più temibile rivale gli ha permesso di
catturare una larga fetta dei clienti della pubblicità online,
come nota il Financial Times.

Le revenues degli ultimi tre mesi dell’anno scorso sono salite a
2,45 miliardi di yuan o 371 milioni di dollari, una crescita del
94,4% rispetto a un anno prima, mentre l’utile netto ammonta a
1,16 miliardi di yuan, una performance che ha superato le attese
degli analisti e le stesse linee guida dell’azienda della
Internet search cinese.

Da quando Google ha spostato le proprie operazioni a Hong Kong per
sfuggire alla severa censura di Pechino, il suo share delle entrate
sul mercato cinese della ricerca online si è drammaticamente
contratto: secondo Analysys, società di analisi del web con sede a
Pechino, la quota di Big G nel quarto trimestre è scesa per la
prima volta dall’inizio del 2007 sotto il 20% (esattamente al
19,6%), mentre lo share di Baidu ha parallelamente raggiunto il suo
record: 75,5%.

Baidu commenta i suoi risultati spiegando di essere riuscita ad
attrarre un numero maggiore di grandi aziende che investono in
pubblicità online. Le entrate per cliente del marketing su
internet sono salite del 56% rispetto al quarto trimestre 2009,
secondo quanto ha rivelato la stessa company. E l'exploit del
motore di ricerca cinese continuerà quest'anno: nel primo
trimestre 2011, Baidu prevede un fatturato compreso tra 2,38
miliardi di yuan (360,6 milioni di dollari) e 2,45 miliardi di
yuan, un balzo di circa l’84-89% rispetto al primo trimestre
2010.

Intanto l’azienda studia gli sviluppi social del mercato: anche
in Cina, che conta 457 milioni di utenti Internet, la più vasta
popolazione online del mondo, si stanno affermando i siti sociali,
con i cloni locali di Twitter e Facebook (vietati nel Paese
asiatico), rispettivamente Sina (microblogging) e Renren (social
network). Baidu ha assicurato che terrà d’occhio il trend per
sostenere la sua crescita e per cavalcare le opportunità che i
social media offrono al mercato pubblicitario online. “Mi rendo
conto che il valore commerciale di questi prodotti è molto
alto”, ha affermato il chief executive Robin Li. “Ma lo scopo
principale dei nostri servizi di social media è di consolidare la
nostra posizione come centro del’esperienza online on Cina. Tra
tutti i motori di ricerca Internet del mondo, siamo quello più
social”.

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