Google e l’Alleanza della stampa francese (Alliance de la presse d’information générale, Apig) hanno stipulato un’intesa che apre la strada alla remunerazione dei quotidiani nazionali e regionali d’Oltralpe da parte del gigante del Web. L’accordo rappresenta “il culmine di molti mesi di trattative nell’ambito fissato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato” e “definisce il quadro entro il quale Google negozierà i singoli accordi di licenza con i membri” di Apig, spiegano le due parti. Rispetto al copyright, Google aveva firmato finora solo accordi individuali con poche pubblicazioni, tra cui i quotidiani nazionali Le Monde e Le Figaro.
I dettagli dell’accordo
Secondo la nuova intesa, invece, gli accordi di licenza “copriranno i diritti connessi e consentiranno anche ai giornali di accedere a News Showcase“, un programma lanciato di recente da Google attraverso il quale i media sono remunerati dal motore di ricerca per una selezione di contenuti arricchiti. Secondo la nota diramata, la remunerazione degli editori sarà calcolata individualmente e “in base a criteri quali, per esempio, il contributo all’informazione politica e generale, il volume giornaliero delle pubblicazioni o anche l’audience mensile su Internet”.
Per Pierre Louette, Ceo di Les Echos-Le Parisien e presidente di Apig, questo accordo “segna l’effettivo riconoscimento del diritto connesso degli editori di giornali e l’inizio della loro remunerazione da parte delle piattaforme digitali per l’uso delle loro pubblicazioni”. Il numero uno di Google France, Sébastien Missoffe, considera l’intesa la conferma di un “impegno” che apre “nuove prospettive”.
Un’intesa scaturita da anni di conflitto
La stampa francese aveva accusato Google alla fine del 2019 di infrangere i diritti connessi, cioè un diritto simile a quello d’autore creato da una direttiva europea che dovrebbe portare a una migliore condivisione delle entrate digitali a vantaggio editori di giornali e agenzie di stampa. Sulla base dell’entrata in vigore di questo nuovo diritto in Francia, Google aveva deciso unilateralmente di indicizzare non pienamente i giornali che si sono rifiutati di fargli continuare a sfruttare gratuitamente i loro contenuti (titoli, estratti di articoli e miniature) nei suoi risultati di ricerca. La stampa francese, si è poi rivolta all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che nell’aprile 2020 ha ordinato a Google di negoziare “in buona fede” con gli editori, decisione poi confermata dalla Corte d’Appello di Parigi.
Rispetto alla questione della mancata indicizzazione dei giornali, Google Italia ha precisato che “gli editori hanno ampia possibilità di scelta su come i loro contenuti vengano visualizzati su Google. Indipendentemente dalla scelta che fanno, noi non rimuoviamo nessuno dalla ricerca e non stiamo cambiando il modo in cui valutiamo la pertinenza di una pagina.”