Per la stagione in corso nessuna modifica delle condizioni di utilizzo di Dazn. A fare chiarezza è la stessa piattaforma di streaming, dopo che nei giorni scorsi il Sole24Ore aveva anticipato in prima pagina la volontà della società di mettere fine, dal 15 dicembre, alla concurrency, ovvero alla possibilità per gli utenti di guardare le partite di Serie A contemporaneamente da due device diversi e da due luoghi diversi. Annuncio che aveva provocato l’indignazione degli utenti, con proteste sui social, le prese di posizione delle associazioni dei consumatori e della politica, fino ad arrivare alla convocazione dei vertici della società dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, in programma per martedì pomeriggio.
Dazn, lo ricordiamo, detiene i diritti per la tramissione di tutti i match di Serie A per il 2021-2024, sette in esclusiva e tre in coesclusiva con Sky, dopo essersi aggiudicata la gara indetta dalla Lega Serie A con un’offerta da 840 milioni di euro l’anno per il triennio.
“Abbiamo consentito la visione su due dispositivi, in maniera contemporanea, attraverso lo stesso abbonamento, per offrire un’esperienza personale più ricca all’interno di un unico contesto domestico”, spiega Dazn in una nota, sottolineando però che “Fin dall’inizio del Campionato di calcio di Serie A abbiamo constatato un considerevole incremento di comportamenti non corretti che non può essere ignorato. Tuttavia, nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l’obiettivo di tutelare l’interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso”.
“Auspichiamo che l’attenzione sollevata dalle indiscrezioni circolate porti a una riflessione seria e concreta sul tema degli abusi contrattuali e della pirateria, aspetti che riguardano tutto il mondo delle Ott e non solo Dazn – argomenta l’azienda – Il nostro impegno continuerà ad essere costante e, come sempre, siamo pronti a lavorare insieme a istituzioni, autorità e con tutte le parti coinvolte e interessate. Approfondiremo questo discorso nel corso dell’incontro di martedì 16 novembre con il ministro Giorgetti, durante il quale illustreremo anche le proposte di rimodulazione e ampliamento delle nostre offerte con l’obiettivo di mettere al centro i consumatori”.
Nel comunicato la piattaforma chiarisce anche i termini delle condizioni di utilizzo del servizio per come sono indicati nel contratto: “In riferimento a quanto riportato nei giorni scorsi da diversi organi di informazione, Dazn desidera precisare la sua posizione relativamente all’utilizzo dell’account legato al proprio abbonamento. Nelle ‘Condizioni di utilizzo’, consultabili al link https://www.dazn.com/it-IT/help/articles/terms-it, attualmente in vigore, è chiaramente indicato che ‘Il servizio Dazn e tutti i contenuti visualizzati attraverso lo stesso, sono ad esclusivo uso personale e non commerciale’. Inoltre: la password – per accedere al Servizio Dazn – deve essere mantenuta al sicuro, i codici di accesso non devono essere condivisi con nessuno o essere in altro modo resi accessibili ad altri’. E ancora ‘L’abbonamento dà diritto all’utilizzo del servizio Dazn su un massimo di due dispositivi contemporaneamente. L’utente accetta che i dati di login siano unici per lo stesso e non possano essere condivisi con altri’ “.
La decisione di Dazn ha suscitato una serie di commenti positivi, a partire da quello del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, che ha espresso “viva soddisfazione” sottolineando che “la moral suasion ha dato i suoi frutti”. Sulla stessa linea il commento della sottosegretaria al Mise Anna Ascani, che ha espresso apprezzamento per la decisione della piattaforma di streaming.
Per Massimiliano Capitanio, deputato della Lega, capogruppo in Vigilanza Rai e primo firmatario del progetto di legge per il contrasto alla pirateria audiovisiva “La decisione di Dazn di non vietare la doppia utenza è un goal di buonsenso. Non è giusto che utenti onesti paghino il prezzo delle azioni illegali di furbetti o addirittura di veri e propri criminali della pirateria audiovisiva – sottolinea – Il prossimo 22 novembre le Commissioni IX e VII della Camera inizieranno l’iter del progetto di legge contro la pirateria fortemente voluto dalla Lega: quella sarà l’occasione per fornire a Dazn ulteriori strumenti per contrastare le pratiche illegali. Se siamo arrivati oggi a questo risultato è
grazie al pressing della Lega e al pronto intervento del Mise”.
Davide Gariglio e Andrea Casu, rispettivamente capogruppo Pd in commissione Trasporti e deputato del Partito Democratico primo firmatario dell’interrogazione presentata alla Camera dal Pd, esprimono “soddisfazione per la decisione dell’azienda di non procedere
a modifiche. L’avevamo chiesto e riteniamo che sia questa la decisione corretta, a tutela dei cittadini che avrebbero vissuto le restrizioni come un’ingiustizia. La passione di milioni di tifosi merita rispetto. Ci auguriamo che si continui a lavorare anche per migliorare il servizio. Da
parte nostra garantiamo il massimo impegno ad ogni iniziativa volta a contrastare la pirateria e l’uso scorretto degli abbonamenti”.
Commenti improntati alla soddisfazione arrivano anche dalle associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori, con Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Dazn in una nota ha precisato che parla di “una vittoria di tutti i tifosi”. “Non era accettabile, infatti, un cambio delle condizioni contrattuali senza un avviso adeguato all’utenza”. “Portiamo a casa un importante risultato a favore di
tutti i tifosi di calcio e degli abbonati Dazn – aggiunge Codacons – i cui diritti rischiavano di essere calpestati. Ora il Codacons proseguirà e
rafforzerà la sua attività di vigilanza sulla qualità del servizio della piattaforma e sulle future decisioni che Dazn adotterà nei confronti dei propri clienti”.