La Serie A potrebbe dalla prossima stagione tornare anche su Sky. Dopo un anno calcistico in cui gli abbonati della pay tv satellitare hanno potuto vedere soltanto 3 dei dieci match di ogni turno, mentre tutte le partite di campionato erano trasmesse in streaming da Dazn, titolare dei diritti per il triennio 2021-2024, si stanno creando le condizioni per un nuovo colpo di scena. Siamo ancora ovviamente nel campo delle ipotesi, ma in questo momento tutti gli elementi portano a ipotizzare che una conclusione in questa direzione sia effettivamente “a portata di mano”.
Al centro di tutto c’è al momento la trattativa in corso tra Dazn e Tim: la piattaforma di streaming ha infatti in questo momento un accordo di partnership con la telco che risale all’era Gubitosi e che prevede un vincolo di esclusiva a favore di TimVision, a fronte di un “contributo” di Tim che ammonta a 340 milioni di euro l’anno per il triennio.
Alla fine della scorsa stagione, anche sull’onda di risultati sotto le aspettative sui nuovi abbonamenti, Tim aveva avviato con Dazn le procedure per una rinegoziazione del contratto. Le parti sono da allora sedute attorno a un tavolo per trovare una soluzione che soddisfi entrambe: Tim che vorrebbe ritoccare al ribasso la propria spesa per la partnershio con la piattaforma di streaming, e Dazn che vorrebbe avere le mani libere per poter discutere accordi anche con società terze, come nel caso di Sky.
Così, se le parti arriveranno a un compromesso – e ci sarebbe da aggiungere che il tempo stringe perché all’inizio del campionato mancano soltanto poche settimane – si potrebbe aprire una finestra anche per un eventuale accordo con Sky, che potrebbe inserire i canali e i contenuti di Dazn all’interno del proprio bouquet – in cambio di un corrispettivo economico che finirebbe nelle casse di Dazn e che è ancora tutto da definire – come accadde durante il triennio 2018-2021, quando la piattaforma di streaming si era aggiudicata tre match in esclusiva per ogni turno di campionato.
Se si dovessero azzardare delle date, anche se non ci sono al momento prese di posizione ufficiali, nella migliore delle ipotesi qualche elemento di chiarezza potrebbe arrivare all’inizio di agosto, mentre nella peggiore la deadline potrebbe spostarsi alla fine del mese, quando si saranno già state giocati i primi match della nuova stagione.
Proprio di questa complicata vicenda aveva parlato nei giorni scorsi il ceo di Dazn, Stefano Azzi, durante un’audizione alle commissioni riunite Cultura e trasporti della Camera: “Con Tim stiamo parlando in maniera proficua con una discussione e una rinegoziazione su quello che può essere l’equilibrio economico da ambo le parti – aveva detto Azzi – Qualora si trovi un altro equilibrio noi siamo aperti a valutare altre attività commerciali con altri partner“. Qualche contatto preliminare tra Dazn e Sky, nel frattempo, proprio per non farsi trovare impreparati in una roadmap così serrata, sarebbe già avvenuto, anche se ovviamente tutto rimane condizionato ai risultati della trattativa in corso tra la piattaforma di streaming e Tim.
Intanto nella riunione di oggi della Lega Serie A il tema non era all’ordine del giorno, dal momento che la Lega non ha un ruolo diretto nella vicenda, ma è semplicemente una “parte interessata”. I rappresentanti dei venti club hanno dato il via all’incontro poco dopo le 12, e sono stati impegnati a discutere del pacchetto degli highlights relativo alle stagioni 2022/2023 e 2023/2024, dei diritti Nav e delle linee guida Nft audiovisivi, e del nodo Radio Tv della Lega.