“Abbiamo riscontrato un problema tecnico nel corso delle partite delle 18.30. Siamo dispiaciuti di quanto accaduto perché sappiamo quanto importante sia per tutti i tifosi poter seguire la propria squadra. Tutti gli utenti che sono stati impattati dal problema potranno usufruire di un indennizzo”. Con queste parole Dazn prende posizione rispetto ai disservizi ieri, lamentati da una serie di utenti che si erano collegati attraverso smart Tv e dispositivi mobili all’app per seguire i match Sampdoria-Napoli e Torino-Lazio: per circa 30 minuti infatti non sarebbe stato possibile vedere le partite in streaming, mentre sugli schermi appariva un messaggio che segnalava “la presenza di una anomalia che Dazn sta cercando di risolvere al più presto”.
La piattaforma ha in un secondo momento confermato che “tutti i clienti impattati, ovvero coloro che non sono riusciti ad accedere all’App fino al ripristino del servizio, potranno usufruire di un mese di visione senza ulteriori costi aggiuntivi. Tali utenti riceveranno nel corso dei prossimi giorni, direttamente da Dazn, una comunicazione via e-mail a conferma dell’offerta di un mese gratuito. Dazn ribadisce, inoltre – conclude la nota – che prosegue il dialogo e il confronto con la Lega Serie A in un immutato clima di collaborazione e trasparenza”.
“Le scuse e l’annuncio di indennizzi per i disagi registrati anche oggi dagli utenti di Dazn sono il risultato anche del pressing politico della Lega, prima a chiedere l’intervento in parlamento dell’Autorità di controllo sulle comunicazioni – commenta Massimiliano Capitanio, deputato Lega e capogruppo in Vigilanza Rai – Ora ci aspettiamo una accelerazione nelle decisioni di Agcom e Governo che devono valere per tutti, ovviamente, non solo per Dazn”.
Intanto il problema sta coinvolgendo anche alcuni telespettatori “vip”, che anche tramite i propri canali social denunciano la situazione. Era successo al termine della scorsa giornata di campionato con Michele Serra, editorialista di Repubblica, che nei giorni scorsi aveva scritto sulle colonne del quotidiano: “Mi rifiuto di inseguire il segnale di una partita leggendo frettolose scuse e ridicoli inviti a verificare questo e quello, cliccare questo e quello, riprovare con questo e con quello. Poi torna il collegamento e hai perso il gol decisivo: pagato in anticipo”. “Se questo è il progresso tecnologico – aggiungeva ironicamente – ridatemi Nando Martellini”. Sulla stessa scia si è inserito ieri anche Antonio Ricci, tra i personaggi più in vista della Tv italiana, autore di Striscia la notizia: “Purtroppo anche io sono rimasto vittima di Dazn, condivido quanto ha detto Michele Serra – ha detto alla presentazione della 34esima edizione del programma di Canale5 – A casa mia avremo 4 o 5 abbonamenti a Dazn, perché non sapevamo se eravamo riusciti ad abbonarci per cui ne abbiamo fatti 4 o 5, adesso vedremo come fare, con comodo, tolta l’urgenza di guardare la partita, che comunque non sono riuscito a vedere”. La polemica è arrivata fino a Lapo Elkann, che sul proprio profilo Twitter, con l’hashtag #DaznDown, ha scritto: “Le persone pagano e meritano rispetto. Punto”.
A mobilitarsi per l’accaduto sono anche le associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori, con il Codici che ha annunciato l’avvio di una class action contro Dazn “dopo gli ennesimi disservizi che hanno colpito gli abbonati”. “Non è possibile andare avanti così – argomenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale dell’associazione – è trascorso un mese dall’inizio del campionato di Serie A, si sono giocate cinque giornate e gli abbonati devono ancora fare i conti con i problemi di Dazn. Con ieri possiamo tranquillamente dire che si è passato il limite. Gli utenti non hanno potuto vedere le partite Sampdoria-Napoli e Torino-Lazio per circa mezz’ora. Praticamente è saltato il primo tempo, con la piattaforma che è risultata inaccessibile”. “Abbiamo deciso di avviare una class action non solo per il rimborso, ma anche per il risarcimento dei danni subiti dagli abbonati – conclude – che non meritano un servizio del genere, soprattutto dopo che è passato un mese dall’inizio del campionato e che dalle autorità e dalle istituzioni sono arrivati una serie di richiami al fine di migliorare la situazione”.
Posizione simile quella di Codacons: “Ancora una volta i tifosi non riescono a seguire le partite in tv a causa di anomalie della piattaforma, e nonostante abbiano pagato un regolare abbonamento a Dazn non ricevono il servizio promesso – afferma il presidente Carlo Rienzi – Nonostante le rassicurazioni e gli interventi di istituzioni e politici, la situazione rimane critica e gli abbonati continuano a subire disservizi”. “Per tale motivo diffidiamo formalmente la società a indennizzare in modo automatico tutti gli utenti coinvolti nei disservizi odierni. In caso contrario ci faremo promotori di una class action contro Dazn a tutela dei tifosi di calcio e degli abbonati. Non solo. Il Codacons, se non saranno risolti in modo definitivo i problemi tecnici che investono la piattaforma, è pronto a presentare istanza per ottenere la revoca dei diritti tv per il calcio concessi a Dazn”