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Deloitte, il mobile traina la Tv in 4K

Previsto già dal 2013 il lancio dei nuovi schermi in super definizione spinti dalla diffusione di display per smartphone e tablet. Ma per i contenuti mercato ancora immaturo

Pubblicato il 29 Gen 2013

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C’è un nuovo arrivato tra i televisori ed è la tv 4K, superiore anche agli schermi in Hd. 20 nuovi modelli saranno lanciati nel mercato mondiale nel 2013. Lo riferisce un report di Deloitte, società di servizi alle imprese, che ogni anno individua quali saranno i comportamenti dei consumatori in merito alle principali novità in ambito tecnologico.

Ma vediamo meglio di cosa si tratta. Sarà una tv con una risoluzione superiore a 4 volte quelle di Hd, dove si potranno anche guardare foto e giocare in 4K. Il nuovo apparecchio è destinato a utenti tecnologicamente avanzati e disposti a spendere circa 10mila dollari per un modello di fascia media. Per i cinefili tuttavia non sarà facile vedere da subito i film, perché anche quelli girati in 4K richiedono molta memoria e quindi è necessario avere o un nuovo disco bluray, in commercio dal 2013, o passare qualche giorno connessi per il download o vederli in streaming.

Gli analisti di Deloitte prevedono una domanda in crescita per i nuovi televisori in 4K, anche grazie al traino dell’alta definizione di tablet, smartphone e schermi dei pc. Secondo la società di servizi l’industria televisiva inizierà il roll out della prossima generazione di tv ad alta definizione 4K nel 2013.

Dalle previsioni 2013 emerge che trovare qualcuno che non possegga uno smartphone sarà sempre più difficile; la vendita di questi cellulari aumenterà nel 2013 e raggiungerà la cifra record di un miliardo e potrebbe arrivare a generare 4, 9 miliardi di dollari di fatturato.

Se si passerà sempre più tempo connessi bisognerà stare attenti alla sicurezza delle password utilizzate per accedere alla posta elettronica, al computer, ma anche alla carta di credito e al conto corrente. Il rapporto evidenzia che nel 2013 oltre il 90% delle password, anche quelle sicure, saranno considerate vulnerabili dagli hacker. La soluzione, secondo Deloitte, potrebbe essere la multi factor authentication, e cioè associare alla parola chiave un altro tipo di identificazione come l’invio di sms, chiavette usb o addirittura la scansione dell’impronta digitale.

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