Deludono i conti di Netflix. Nel secondo trimestre il colosso del videostreaming ha messo a segno 271 milioni di dollari di utili contro quelli di 384 milioni dello stesso periodo del 2018. In termini di profitti per azione, si è passati a 60 da 76 centesimi, sopra le stime di 56 centesimi. I ricavi sono saliti del 26% annuo a 4,92 miliardi, leggermente sotto il consenso pari a 4,93 miliardi. Con i suoi abbonati, Netflix continua a dominare sia in Usa sia all’estero ma il trend preoccupa. In America nel secondo semestre l’azienda vantava 60,1 milioni di abbonati, circa 130mila in meno del periodo gennaio-marzo e contro i 55,96 milioni di un anno prima.
I risultati inferiori alle previsioni sono comuni a tutti i Paesi, ma soprattutto quelli in cui è stato aumentato il costo del servizio, come gli Stati Uniti, ha spiegato Netflix. “Sebbene il numero dei nostri abbonati sia rimasto sostanzialmente piatto nel secondo trimestre, ci aspettiamo di tornare ad una crescita più tipica nel terzo trimestre, e la stiamo vedendo nelle prime settimane”, ha detto la società nella nota agli azionisti.
Dopo i conti Netflix ha aperto a Wall Street in calo dell’11%.