TELEVISIONE

Digitale terrestre, via al Dvb-T2. Urso: “Passo verso il futuro”



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Dal 28 agosto transizione al nuovo standard di trasmissione che consentirà più qualità e la fruizione di un numero sempre più alto di canali in alta definizione. Si parte dalla Rai. Nessun aggiornamento necessario per antenne e televisori. Il ministro: “Impegnati per un Paese tecnologicamente avanzato e connesso”

Pubblicato il 27 ago 2024



Adolfo Urso 13

Partirà il 28 agosto la transizione verso il nuovo standard di trasmissione televisivo Dvb-T2. Ad annunciarlo è il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso, che in post sui suoi profili social definisce questo passaggio come “un ulteriore significativo passo verso il futuro della comunicazione digitale e del sistema televisivo nazionale”.

Le fasi del passaggio

Il nuovo standard del segnale televisivo del digitale terrestre, spiega il ministero, sarà fruibile sui canali Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual, mentre i canali Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD nazionale, Rai 4HD, Rai News 24 HD Rai Premium HD saranno diffusi in alta definizione in DVB-T2, ed in simulcast anche in DVB-T.

I vantaggi del nuovo standard

Il passaggio al nuovo standard consentirà, grazie all’innovazione delle tecnologie, una migliore esperienza televisiva degli spettatori, con immagini di qualità superiore rispetto al sistema attuale, oltre che la fruizione di un numero potenzialmente sempre più alto di canali in alta definizione.

Una scelta strategica

“Questa scelta strategica – prosegue Urso nel post – in linea con il nuovo contratto di servizio Rai che abbiamo recentemente realizzato, non solo innalzerà la qualità delle trasmissioni, ma rappresenta anche un impegno concreto del governo per un Paese tecnologicamente avanzato e connesso”.

Non serve cambiare antenna né Tv

Il passaggio di standard per la trasmissione televisiva non richiede per gli utenti né la sostituzione dell’antenna né quella dell’apparecchio Tv: tutti gli apparecchi televisivi acquistati a partire dal 22 dicembre 2018 sono compatibili con il nuovo standard. Soltanto per alcuni di quelli acquistati prima di questa data sarà necessario utilizzare un decoder o eventualmente sostituire l’apparecchio Tv.

Cos’è il Dvb-T2

Il Dvbt-2 è l’ultima generazione dello standard per trasmettere contenuti attraverso il sistema del digitale terrestre, il Dvbt. Rappresenta l’evoluzione tecnologica del sistema originario, il Dvb, acronimo che sta per Digital Video Broadcasting, che aggiorna i requisiti per le trasmissioni più “performanti”, fino ad attivare all’alta definizione in 8K

Tra i vantaggi del nuovo standard ci sono, oltre alla predisposizione per l’ultra high definition, la possibilità di trasmettere un segnale più “pulito” e di consentire una distanza maggiore tra l’antenna che riceve il segnale e il ricevitore che lo trasmette sullo schermo. Il Dvbt-2 inoltre supporta i sistemi MiMo, multiple input-multiple output, che consentono all’apparecchio – proprio come succede per gli smartphone – di gestire più flussi di dati in entrata e in uscita.

Ma il Dvbt-2 non rappresenta soltanto un upgrade tecnologico, dal momento che è uno dei passaggi decisivi per l’implementazione su larga scala del 5G. Dal primo gennaio 2020 infatti sono iniziati i lavori per liberare le frequenze della banda 700 MHz, come previsto dal decreto ministeriale dell’8 agosto 2018, che finora era occupata da alcuni canali televisivi e che servirà per il 5G. Questo comporterà una migrazione delle Tv su altre porzioni di spettro.

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