CALCIO

Diritti Tv, respinto il ricorso Mediapro: Serie A verso il doppio abbonamento

Con la decisione del tribunale di Milano si apre la strada alla nuova asta per i match del massimo campionato. Niente trasmissione in chiaro degli highlights prima delle 22 di domenica e contenuti divisi tra almeno due piattaforme pay concorrenti

Pubblicato il 11 Giu 2018

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MediaPro non rientra in campo: la risoluzione del rapporto decisa dalla Lega Serie A per inadempienza del contratto, dopo che il gruppo spagnolo era stato scelto come intermediario per la distribuzione dei diritti Tv del massimo campionato di calcio italiano è stata giudicata legittima dal Tribunale di Milano, che ha respinto il ricorso presentato da MediaPro. I tre giudici del collegio che si sono occupati del caso hanno confermato così la sospensione cautelare decisa il 9 maggio dopo la presentazione del reclamo e delle istanze di Sky, secondo cui gli spagnoli non avrebbero presentato le garanzie su cui si erano impegnati.
Prende così forma, accantonata la proposta di Mediapro, la nuova organizzazione dei diritti Tv per la Serie A, che avrà due principali conseguenze per gli utenti: la prima è la scomparsa della trasmissione degli highlight in chiaro prima delle 22 di domenica, e quindi la chiusura di trasmissioni “storiche” come 90° minuto, e la seconda è la necessità, per chi volesse avere a disposizione tutti i match del campionato, di sottoscrivere almeno due abbonamenti Pay. Immediate le proteste della Rai, che chiede “ai presidenti delle società di Serie A di rivedere questa decisione che danneggia prima di tutto i loro stessi tifosi e tutti gli appassionati di calcio”. “La Rai evidenzia con stupore – si legge in una nota della Tv di Stato – che si è davanti ad un rischio grave e incomprensibile per il servizio pubblico: non far vedere a tutti gli italiani il sabato sera e la domenica pomeriggio le immagini salienti delle partite, come avvenuto per oltre mezzo secolo, ma solo a chi può permettersi abbonamenti con privati”.

La decisione finale della Lega Serie A per i diritti di trasmissione dei match nel triennio 2018-2021 è a questo punto prevista per mercoledì pomeriggio: dall’operazione la Lega ha l’obiettivo di incassare 1,1 miliardi di euro a stagione. La deadline per la presentazione delle offerte secondo i nuovi criteri, a cui è possibile che partecipino Sky, la stessa MediaPro, Mediaset, Tim, Perform e Italia Way, è fissata per le 11 del 14 giugno.

La nuova asta punta sulla vendita per prodotto anziché su quella per piattaforma, che nelle intenzioni della Lega dovrebbe garantire introiti di 300 milioni di euro in più. Così i pacchetti non sono più costruiti in base alle squadre, ma alle fasce orarie: il primo, di 114 match, pari a tre gare per giornata riguarda le partite del sabato alle 18, di domenica alle 15 e alle 20:30. Il secondo pacchetto conta 152 gare in quattro finestre orarie (sabato e domenica alle 15, domenica alle 18 e lunedì alle 20:30. Il terzo conta su 114 gare, tre a giornata (20,30 del sabato, domenica alle 12:30 di domenica alle 15,00). Un singolo offerente potrà ottenere al massimo due pacchetti, anche se sono possibili accordi incrociati successivi di ritrasmissione.

La gara prevede inoltre un pacchetto non esclusivo, che sarà offerto in un secondo momento, per la trasmissione delle sintesi dalle 22 della domenica, e un pacchetto “digital basic” che permette di trasmettere sul web e su wireless per reti mobili le immagini salienti della partita 3 ore dopo il fischio finale.

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