LICENSES FOR EUROPE

Diritto d’autore, l’Europa spinge la “portabilità” dei contenuti

Numerose le proposte scaturite dall’iniziativa Licences for Europe voluta dalla Commissione europea per favorire il dialogo tra gli stakeholder. Si punta sugli accordi di micro-licensing e su regole valide in tutti i Paesi

Pubblicato il 13 Nov 2013

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Più facile portare i contenuti da un Paese all’altro dell’Europa o trasmettere musica con accordi di micro-licensing: queste alcune delle novità su cui si sono accordati i partecipanti all’iniziativa Licences for Europe sponsorizzata dalla Commissione europea. Il gruppo di lavoro, che ha riunito per dieci mesi tutti gli stakeholder del mondo dei contenuti, si è impegnato a implementare soluzioni per affrontare le problematiche di quattro aree chiave: accesso e portabilità dei servizi da un Paese all’altro dell’Europa; contenuti user-generated e micro-licensing; eredità audiovisiva; text and data mining.

Le soluzioni sono state presentate oggi a Bruxelles alla riunione plenaria con cui si è concluso il dialogo tra gli stakeholder, mediato dalla guida congiunta dei commissari Michel Barnier (Mercato interno e servizi), Neelie Kroes (Agenda digitale) e Androulla Vassiliou (Istruzione, cultura, multilinguismo e giovani).

Gli strumenti proposti si indirizzano non solo ai consumatori e ai detentori di diritti ma anche ai service provider; una volta implementati, afferma la Commissione, forniranno un importante valore aggiunto per l’impatto potenziale sulla disponibilità e accessibilità di contenuti culturali su Internet.

L’industria dell’audiovisivo si è impegnata a continuare a lavorare per offrire gradualmente portabilità cross-border dei suoi servizi: questo renderà più facile per i consumatori accedere, in modo del tutto legale, a film e programmi Tv del loro Paese anche quando sono in viaggio all’estero.

Le case discografiche e le società di collecting si sono impegnate sul fronte delle “micro-licenze” per utilizzi di piccola scala nel settore della musica online: così sarà più facile, per esempio, usare legalmente musica sui siti web.

Un accordo tra produttori di film, autori e istituti cinematografici riguarda i principi e le procedure per la digitalizzazione e la diffusione del patrimonio cinematografico, in modo da assicurare che i vecchi film, che non sono ancora disponibili online e rischiano di sparire, siano conservati per il futuro e resi noti ad ampie fasce di pubblico.

Licences for Europe ha dimostrato che il dialogo tra stakeholder può produrre soluzioni concrete per il Mercato unico digitale”, ha commentato il commissario Michel Barnier. “Le iniziative presentate oggi aiuteranno a portare rapidamente più contenuti online a tutti gli europei. Vigileremo sull’attuazione delle promesse offerte”.

“Dobbiamo essere pragmatici per fare importanti passi in avanti nelle questioni di copyright”, secondo la Vice Presidente Neelie Kroes. “Se l’industria metterà in pratica i buoni propositi avremo forme di licensing dei contenuti più adatte all’era digitale”.

“Le soluzioni proposte oggi offrono maggiori garanzie ai detentori dei diritti, sono convenienti per i consumatori e portano online un’offerta culturale più ricca”, aggiunge il commissario Androulla Vassiliou. “Nostro obiettivo è assicurare che i creatori di contenuti e l’industria in Europa sviluppino nuovi contenuti e servizi digitali per ampliare il nostro patrimonio culturale, la sua diffusione al pubblico e la sua conservazione per le generazioni future”.

All’iniziativa Licences for Europe hanno partecipato aziende dell’audiovideo, della musica, dell’editoria, dei videogame, autori, distributori, artisti, Internet service provider, aziende tecnologiche, istituti culturali, associazioni dei consumatori e degli utenti del web, portando ciascuno il suo punto di vista al dibattito.

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