Dopo il successo del lancio negli Stati Uniti, a novembre Disney+ introdurrà anche in Italia un piano di abbonamento di video streaming che include inserzioni pubblicitarie. Il servizio, attivo dal 1° novembre, prevede una sottoscrizione Standard con pubblicità, in aggiunta a quelle Standard e Premium, e sarà disponibile, oltre che nella Penisola, anche in Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Norvegia, Svezia e Danimarca.
Aumenta la possibilità di scelta
I clienti con un abbonamento Disney+ attivo potranno mantenere l’abbonamento attuale che sarà rinominato Disney+ Premium oppure potranno scegliere di passare al Piano Standard o al Piano Standard con pubblicità a partire dalla fine del periodo di fatturazione.
“L’introduzione del piano con pubblicità segna la prossima evoluzione di Disney+ in Italia, in quanto offriamo una scelta più ampia ai nostri clienti e ai nostri partner pubblicitari di livello mondiale”, commenta Jan Koeppen, President of The Walt Disney Company Emea. “Disney+ continua a distinguersi nell’attuale panorama dello streaming offrendo un valore ineguagliabile, serie televisive esclusive e film di successo all’interno di un’esperienza semplice e senza confini”.
Ricavi in aumento, ma vanno in fumo 10 milioni di abbonati indiani
L’annuncio arriva in concomitanza con la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre dell’esercizio fiscale di Walt Disney, chiuso con ricavi in aumento del 3,8% a 22,3 miliardi di dollari e una perdita in calo a 460 milioni rispetto al rosso da 1,41 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.
Complessivamente il gigante dell’intrattenimento ha dunque realizzato un fatturato in leggera crescita, ma lievemente al di sotto delle aspettative degli analisti.
La trimestrale evidenzia però una diminuzione di abbonati proprio del servizio di streaming, calati del 7,4% da 158 milioni a 146,1 milioni. La flessione è dovuta alle performance del mercato indiano, dove il gruppo ha perso i diritti per il campionato nazionale di cricket.
Da fine settembre 2022 a fine giugno 2023, Disney+ ha perso in tutto 18 milioni di abbonati. Oltre al’India la piattaforma ha registrato anche un leggero calo dell’1% in Nord America, il secondo consecutivo. Disney assicura di aspettarsi un rimbalzo del numero di abbonati durante il trimestre in corso, sia nel mercato interno che a livello internazionale. In termini finanziari, l’attività di streaming rimane in perdita, a 512 milioni di dollari invece di 1 miliardo dello scorso anno nello stesso periodo.
Le azioni, che hanno chiuso a 87,49 dollari, sono salite del 4,4% a 91,40 dollari nelle contrattazioni after-hours.
Disney punta ancora su Iger (almeno per i prossimi due anni)
Per affrontare la congiuntura, il mese scorso la Disney ha annunciato che Bob Iger rimarrà come amministratore delegato del gruppo fino alla fine del 2026, accettando un’estensione del contratto di due anni che darà alla società di intrattenimento e parchi a tema un po’ di respiro per trovare il suo successore.
Iger, tornato a novembre per assumere la carica di amministratore delegato al posto di Bob Chapek, ha lavorato negli ultimi mesi per risollevare le sorti della Disney nel settore dello streaming, assicurandosi allo stesso tempo che la forza finanziaria dei parchi a tema non vacilli.
L’azienda, che è nel mezzo di una riorganizzazione strategica, ha tagliato circa 7.000 posti di lavoro per contribuire a risparmiare 5,5 miliardi di dollari a tutti i livelli dell’organizzazione.