IL NUOVO DIGITALE TERRESTRE

Dvb-T2, Aeranti Corallo: “Ritardo transizione, a rischio sviluppo tv locali”

Le emittenti vogliono investire ma bisogna uscire dall’impasse. Rilevante la quota della popolazione non ancora dotata di ricevitori e decoder idonei alla ricezione del segnale. L’appello dell’associazione: “Adozione con codifica Hevc non oltre il 2023, fissare subito una data. Già gravi danni per il comparto con evidenti ricadute in termini occupazionali e di pluralismo informativo”

Pubblicato il 19 Apr 2023

streaming, tv1

TV italiana in ritardo nella piena attuazione della normativa che prevede il passaggio alle nuove tecnologie di trasmissione. Uno scenario che mette a rischio lo sviluppo delle TV locali “con gravi danni per il comparto e ricadute in termini occupazionali e di pluralismo informativo”. Per questo serve fissare entro la fine del 2023 la data per il passaggio dell’intero sistema televisivo nazionale  (tv nazionali e tv locali) alla tecnologia Dvb-T2/Hevc. È questo l’appello lanciato da Marco Rossignoli, coordinatore di Aeranti-Corallo: “Con lo sviluppo della nuova tecnologia trasmissiva le tv locali saranno stimolate ad effettuare investimenti al riguardo, con conseguenti nuove opportunità per l’utenza”.

Broadcasting, lo scenario tecnologico

Nonostante siano già disponibili soluzioni innovative per un salto di qualità nella produzione e trasmissione TV – e la tecnologia sempre più basata su protocollo IP renda queste soluzioni particolarmente accessibili – “per diffondere contenuti audiovisivi pregiati, in alta definizione, è indispensabile disporre di una capacità trasmissiva adeguata – fa sapere Aeranti-Corallo -. Una capacità che per legge anche le imprese televisive italiane locali dovrebbero avere, ma così ancora non è a causa dei ritardi nella piena attuazione della normativa”.

In particolare, nell’ambito del recente passaggio della banda 700 dalle trasmissioni televisive ai servizi di comunicazione mobile di larga banda, le tv nazionali hanno dovuto dismettere una parte delle proprie reti, mentre la dismissione da parte delle tv locali ha riguardato tutte le relative reti. Conseguentemente le tv locali – continua la nota – possono ora diffondere i propri programmi in spazi frequenziali molto ridotti, eserciti da pochi operatori di rete.

Come funziona la transizione

La transizione è stata attuata sul presupposto dell’adozione del nuovo piano delle frequenze emanato dall’Agcom basato sulla tecnologia Dvb-T2. L’uso di questa tecnologia con le codifiche più avanzate (Hevc), come previsto dalla legge di bilancio 2018, consentirebbe, infatti, alle tv locali di trasmettere programmi con buona qualità tecnica (anche in HD), seppure in spazi trasmissivi più limitati.

Ma a oggi – avverte l’associazione – le trasmissioni stanno ancora avvenendo con l’originaria e ormai obsoleta tecnologia Dvb-T utilizzando la compressione Mpeg-4 in luogo della originaria Mpeg-2. “Tutto ciò – si legge nella nota – se da una parte consente alle tv nazionali (che dispongono, attraverso le rispettive reti, di quantità di capacità trasmissiva adeguata) di trasmettere, comunque, con buoni livelli di qualità tecnica, allo stesso tempo non permette altrettanto alle tv locali, stante la limitatezza degli spazi radioelettrici complessivamente previsti.

Il ritardo nella adozione del Dvb-T2, secondo Aeranti-Corallo, viene giustificato da alcuni operatori nazionali dalla circostanza che una parte rilevante di utenza non sarebbe ancora dotata di ricevitori (tv e/o decoder) idonei alla ricezione Dvb-T2/Hevc.

Le richieste di Aeranti-Corallo

Per questo “Aeranti-Corallo ritiene che debbano essere avviate al più presto le trasmissioni Dvb-T2/Hevc in quanto con le attuali trasmissioni in Dvb-T/Mpeg-4 l’emittenza televisiva locale ha spazi radioelettrici troppo ridotti per poter trasmettere i programmi con adeguata qualità tecnica – fa sapere Rossignoli -. Tale situazione sta causando gravi danni al nostro comparto con evidenti ricadute in termini occupazionali e di pluralismo informativo”.

“Riteniamo – dice Rossignoli – che debba essere fissata al più presto e, comunque entro il corrente anno 2023, la data per il passaggio dell’intero sistema televisivo nazionale  (tv nazionali e tv locali) alla tecnologia Dvb-T2/Hevc. Solo in questo modo – ha aggiunto – ci sarà una accelerazione della vendita dei televisori e dei decoder idonei alla ricezione della nuova tecnologia. Occorre, peraltro, rilevare che negli ultimi anni vi è, comunque, già stato un forte sviluppo del mercato delle smart-tv che sono predisposte anche per la ricezione Dvb-T2/Hevc. Con lo sviluppo della nuova tecnologia trasmissiva le tv locali saranno stimolate ad effettuare investimenti al riguardo, con conseguenti nuove opportunità per l’utenza”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati