L’APPELLO

Dvbt-2, Andec Confcommercio: “Rispettare roadmap su digitale terrestre”

Lettera al ministro Giorgetti e alla sottosegretaria Anna Ascani del presidente dell’associazione, Maurizio Iorio: “apprendiamo con stupore e preoccupazione della richiesta avanzata da alcuni broadcaster televisivi di rinviare le scadenze operative”

Pubblicato il 30 Giu 2021

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Rispettare la roadmap già definita dal Mise e scongiurare l’ipotesi di un rinvio dell’ultim’ora sui nuovi standard per il digitale terrestre. E’ la richiesta avanzata da Andec Confcommercio in una lettera indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e alla sottosegretaria Anna Ascani. L’associazione, che rappresenta importatori, produttori, filiali di case estere dei prodotti di elettronica, ricorda in una nota che il complesso processo di transizione verso i nuovi standard di trasmissione digitale terrestre risponde all’obiettivo di liberare le frequenze destinate alle telecomunicazioni e al contempo migliorare il livello qualitativo delle trasmissioni, sottolineando che in base alla tempistica definita nel 2019 tutti gli attori della filiera interessata hanno programmato le loro attività.

“Siamo oramai alla vigilia di un passaggio di grande rilevanza quale quello che porta alla transizione dallo standard Mpeg 2 al più evoluto Mpeg 4 e, in questa fase decisiva, abbiamo appreso con stupore e preoccupazione della richiesta avanzata da alcuni broadcaster televisivi di rinviare le scadenze operative – spiega Maurizio Iorio, presidente dell’associazione – Ovviamente, facendo affidamento su quando deciso da tempo, tutta la filiera dell’elettronica di consumo si è esposta commercialmente e soprattutto finanziariamente per poter fornire al mercato i prodotti necessari alla transizione nei tempi previsti ed uno slittamento avrebbe gravissime e ingiustificate ripercussioni”.

Secondo Andec è necessario che il ricambio tecnologico degli apparecchi presenti nelle case degli italiani avvenga in modo progressivo, con tempi compatibili con le dinamiche di acquisto e di vendita e con lo scopo di arrivare alla scadenza del 30 giugno 2022 con il minor numero possibile di apparati non conformi ai nuovi standard televisivi ancora installati. Gli incentivi stanziati dal governo e le relative campagne di comunicazione lanciate nei mesi scorsi non hanno determinato un significativo aumento della domanda, la quale inizierà ad essere percepibile solo se “sollecitata” dallo spegnimento del segnale Mpeg 2 di canali di interesse nazionale.

Andec  – conclude Iorio – chiede il rispetto di quanto previsto dal vigente decreto ministeriale e, in particolare, il primo importante passo, ovvero lo spegnimento del codec Mpeg2 previsto per il primo settembre 2021″.

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